Politica

Napolitano: «Porte aperta al Quirinale anche agli studenti di centrodestra»

Il capo dello Stato scrive al presidente degli universitari vicini al Pdl: «Sarà lieto di conoscere le vostre valutazioni, non faccio un ascolto parziale. Ma la scelta spetta a governo e Parlamento

E adesso tocca anche gli studenti di centrodestra. Dopo aver ricevuto i ragazzi che protestavano contro la Gelmini, Napolitano apre le porte pure a quelli favorevoli alla riforma. L'annuncio nella risposta del capo dello Stato a una lettera che gli aveva spedito Mattia Sogaro, presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari: «Sono interessato a conoscere le vostre valutazioni», sostiene il presidente.
Nelle ultime 24 ore era aumentata la pressione sul Colle affinchè, per una sorta di par condicio, fosseo accolti anche gli studenti non di sinistra. Lo chiedeva, in una lettera aperta, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni: «Presidente, la sua disponibilità nei confronti dei ragazzi che protestatavano è stata molto opportuna, è servita non solo a stemperare le tensioni, ma anche a fornire un importante e tangibile segno di dialogo tra le istituzioni e la società, tra la politica e le giovani generazioni». Proprio per «completare l'attività di ascolto», secondo il ministro è «opportuno coinvolgere pure le rappresentanze studentesche democraticamente elette nelle consultazioni universitarie nazionali». E la stessa domanda era arrivataa anche il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: «Condivido l'appello della Meloni. Ritengo come lei vadano sentiti tutti. Sia chi dissente e critica, sia chi ritiene il percorso giusto».
Ma la polemica si è sgonfata sul nascere, con la scelta di Napolitano di dare udienza anche agli «altri». Scrive il capo dello Stato: «Sarò ben lieto di fissare al più presto un incontro con il Cnsu, così come ho l'abitudine di fare con le più diverse rappresentanze che desiderano essere ascoltate. Sono interessato a conoscere le vostre valutazioni critiche e proposte. Non ho mai pensato di svolgere solo un'attività parziale di ascolto, anzichè svolgere il mio ruolo a 360 gradi».

Durante l'incontro, conclude, «chiariremo tutti gli aspetti di una situazione rispetto alla quale io peraltro mi limito ad uno sforzo di analisi, di comprensione e di confronto in termini generali, astenendomi dall'esprimere qualsiasi opinione di merito su scelte che appartengono alle responsabilità del governo e del Parlamento».

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