Roma - "Voglio esprimere la mia vicinanza personale in un momento che è per voi di particolare tristezza, nel ricordo di vicende conclusesi tragicamente", lo scrive il presidente ella Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera inviata alla signora Anna Craxi.
Impronta non cancellabile "Ho ritenuto di dover dare al ricordo della figura e dell’opera di suo marito" un contributo "per l’impronta non cancellabile che ha lasciato, in un complesso intreccio di luci e ombre, nella vita del nostro Stato democratico", scrive il Capo dello Stato.
No rimozioni sulla sua figura "Non può venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità dell’onorevole Craxi sanzionate per via giudiziaria la considerazione complessiva della sua figura di leader politico, e di uomo di governo impegnato nella guida dell’Esecutivo e nella rappresentanza dell’Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere".
Su di lui durezza senza eguali "Senza mettere in questione l’esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona". Il presidente della Repubblica ricorda anche una pronuncia della Corte dei Diritti dell’Uomo critica riguardo ai processi contro Craxi: "Non si può dimenticare - scrive Napolitano - che la Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo - nell’esaminare il ricorso contro una delle sentenze definitive di condanna dell’onorevole Craxi - ritenne, con decisione del 2002, che, pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti, fosse stato violato il diritto ad un processo equo per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea".
Anna Craxi: "Viva emozione" "Signor Presidente, è con viva emozione che ho ricevuto il Suo messaggio in occasione del decennale della morte di mio marito. Anche a nome dei miei figli desidero ringraziarLa per le alte parole di apprezzamento che Ella esprime nel suo ricordo, animato da una volontà di rendere al nostro Paese una lettura condivisa della nostra storia recente": è quanto scrive Anna Maria Moncini, vedova di Bettino Craxi, in una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
"Mio marito - aggiunge - lavorò tutta una vita per l’affermazione delle idee in cui egli ha creduto con passione ed entusiasmo per rafforzare i valori di democrazia e di libertà in Italia e nel mondo. Egli riposa in terra di Tunisia, ma - conclude Anna Craxi - non smise mai di pensare al bene dell’Italia e dei suoi concittadini che per Suo tramite intendo in questa occasione ringraziare".
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