Nasce il Pdl del Nord Così sbarca a Roma il «modello lombardo»

Fare squadra per contare di più a Roma. Niente campanilismo, nessun desiderio di secessione, ma solo la voglia di far meglio quello per cui si è stati eletti. Così è nato il «Gruppo dei senatori lombardi del Popolo della Libertà», un modo per condividere idee e obiettivi. Per far pesare di più una regione che produce una bella fetta del Pil del Paese e che versa una buona parte di quello che il fisco incassa ogni anno. Ma, in compenso, rispetto al numero di abitanti e soprattutto al tasso di sviluppo economico e industriale troppo spesso non sembra essere altrettanto considerata quando si tratta di decidere investimenti statali o lo sviluppo di infrastrutture ormai da tempo insufficienti a soddisfare le esigenze di un territorio il cui Pil vale parecchi stati sovrani. Ed è paragonabile a quello delle più avanzate regioni d’Europa. Ed è per questo che nei giorni scorsi il neo coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani insieme al vice coordinatore vicario Viviana Beccalossi, già vicepresidente della Regione, hanno organizzato a Roma una cena di lavoro per chiamare a raccolta i senatori. Martedì prossimo toccherà anche ai deputati lombardi ritrovarsi per costituire il loro gruppo.
«Intendiamo esportare a Roma il modello di governo lombardo all’insegna della concretezza e della sussidiarietà al servizio dei cittadini - spiegano i promotori - I lombardi da oltre quindici anni, infatti, possono contare sulla guida di Roberto Formigoni che ha portato la nostra Regione a raggiungere livelli d’eccellenza in moltissimi campi, a partire dal sistema sanitario». Un esempio di buongoverno spesso portato anche dal premier Silvio Berlusconi ad esempio. «Ora - sottolinea il senatore Mantovani - noi intendiamo contribuire al consolidamento di tale percorso anche come partito. Orientando con maggior efficacia la presenza e l’attività dei nostri rappresentanti a Roma, così da difendere e affrontare in modo più incisivo e determinante le istanze e le attese della nostra gente nelle sedi competenti». Quei Palazzi romani dove troppo spesso la voce dei lombardi finisce con l’arrivare troppo fioca. Con la conseguenza di lasciare ai toni accesi delle Lega di Umberto Bossi l’esclusiva della loro difesa.
Già definiti da Mantovani e Beccalossi i primi punti di un’agenda di impegni e obiettivi da raggiungere per il gruppo formato da diciotto senatori e che sarà guidato da Gianpiero Cantoni con la collaborazione del sottosegretario Alfredo Mantica e della senatrice Ombretta Colli. Si partirà dalla soluzione degli ultimi aspetti procedurali per il proseguimento dei cantieri di Pedemontana, l’autostrada che scioglierà i nodi più intricati di una viabilità che in Lombardia rischia il collasso e la completa realizzazione, soprattutto con il rispetto della tempistica prevista, della BreBeMi, un’opera infrastrutturale necessaria per decongestionare le tangenziali milanesi.

E, quindi, affrontare oltre a quello del traffico, anche il problema dello smog che assedia Milano. In cima alla lista anche il rilancio di Malpensa con l’attivazione di nuove linee sulla tratta Malpensa-New York e poi la difesa e valorizzazione del Parco dello Stelvio.

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