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Trentino: il Natale fra sci, cultura e tradizioni

Oltre metà delle piste aperte grazie agli impianti di innevamento artificiale. Ecco do ve si scia. E nei musei mostre da scoprire a Rovereto, Trento e San Michele all'Adige

Trentino: il Natale fra sci, cultura e tradizioni

Natale e Capodanno fra sci, cultura e tradizioni in Trentino, trinomio ideale per le vacanze invernali nel regno delle Dolomiti, le montagne più belle del mondo.

Iniziamo dallo sci. In attesa delle nevicate, gli appassionati non resteranno delusi perché, grazie agli impianti per la neve programmata e al lavoro di oltre 1500 addetti delle società impiantistiche, sono state preparate in modo perfetto più della metà delle piste e altre se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. Nel settore occidentale si scia nel weekend a Passo Tonale e sul Ghiacciaio della Presena a Peio, mentre nella skiarea di Folgarida-Marilleva da lunedì 21 dicembre sarà agibile anche il collegamento sci ai piedi con Madonna di Campiglio che consentirà di sciare su oltre 60 km di piste. A Madonna è tutto pronto per l’evento della stagione, la gara della 3Tre sul Canalone Miramonti, in programma il 22 dicembre in notturna. “Pista bellissima” il giudizio perentorio degli slalomisti azzurri che l’hanno provata a inizio settimana. Sono complessivamente 35 i km di piste innevate e in grado di garantire la discesa fino in paese dai quattro i poli della skiarea, mentre si continua a produrre neve per portare a 45 i chilometri percorribili nel prossimo weekend.

Impianti in funzione a Pinzolo, sulla parte alta del Dos Sabiòn, mentre sul Monte Bondone dal prossimo weekend si scia dalla cima Palòn a Vaneze e sulle piste 3Tre e Lavaman. Nella skiarea della Paganella da sabato 19 la sciabilità sarà pressoché totale con l’80 per cento delle piste praticabili. Fino a lunedì 21 la pista Olimpionica II ospita gli allenamenti degli atleti della nazionale di sci alpino norvegese guidata da Henrik Kristoffersen.

Nel Trentino orientale, in Val di Fassa, sabato 19 dicembre apre al pubblico la nuova funivia Funifor Doleda da Alba a Col dei Rossi che consentirà di accedere al circuito del Sellaronda, già percorribile in entrambe le direzioni, direttamente dalla media valle attraverso lo Skitour Panorama. Anche nel principale comprensorio dolomitico è perfettamente sciabile il 50 per cento delle piste e in funzione il 70 per cento degli impianti e sono garantiti tutti i collegamenti fra le skiarea. In Val di Fiemme si scia su oltre la metà delle piste: dall’Alpe Cermis allo Ski Center Latemar di Pampeago-Obereggen, a Passo Oclini e Bellamonte-Alpe Lusia.

A Folgaria, da sabato 19 sarà perfettamente agibile circa l’85 per cento del carosello che collega sei skiarea. Impianti in funzione anche a Passo Brocon-Marande, mentre a San Martino di Castrozza da sabato 19 dicembre impianti aperti a Ces, Valbonetta, Prà delle Nasse Tognola e Passo Rolle. Anche lo sci nordico si può praticare nei principali centri fondo trentini del circuito Supernordicskipass, su anelli ridotti, e sul fondovalle di Fassa tra Campitello e Campestrin e a Canazei.

Neve a parte, l’atmosfera in tutte le località è di festa, in una terra che accanto allo sci offre tantissime opportunità per chi è alla ricerca di relax, di benessere, di emozioni. A cominciare dalle tradizioni e dai riti del Natale, ma anche le proposte dei musei.

Il Mart di Rovereto ospita fino al 3 aprile la mostra La coscienza del vero, che raccoglie capolavori dell'Ottocento da Courbet a Segantini, una esposizione che spazia da Francesco Hayez, Giovanni Boldini e Franz Lenbach, fino a Carlo Bellosio, Mosè Bianchi, Giustiniani Degli Avancini, Alessandro Guardassoni, Pompeo Marino Molmenti, Eugenio Prati e Giuseppe Tominz.

A Trento il Muse propone fino a metà gennaio le mostre temporanee Ex Africa. Esplorazioni di arte e scienza by Jonathan Kingdon, che raccoglie disegni, dipinti, sculture: un sorprendente itinerario scientifico e artistico dell'evoluzione e della biodiversità animale nel continente africano. Coltiviamo il gusto. Tutto il buono dalla Terra trentina, allestita a due passi dal museo valorizza invece l'eccellenza e la tipicità dei prodotti locali, e Il cibo conta!, un allestimento sui numeri dell’alimentazione, per capire sulla scorta di Expo come si potrebbe sfamare il pianeta attraverso sei approfondimenti tematici: Contiamo il cibo, Come siamo arrivati a questo punto?, A chi troppo, a chi niente, “l cibo pesa (sul pianeta), Sopra e sotto il mare e Appuntamento al 2050.

Al Castello del Buonconsiglio fino al primo maggio c'è la mostra Le scelte di Grezler. Opere antiche della collezione Itas, dedicata alla collezione d’arte donata all’Istituto Trentino Alto Adige per Assicurazioni, di cui Claudio Grezler fu presidente per un ventennio, omaggio a un appassionato d’arte che negli anni si tradusse nella formazione di una ricca quadreria personale, prevalentemente costituita da dipinti di artisti italiani e fiamminghi compresi tra il Cinque e l’Ottocento, tra cui spiccano opere a tema sacro e profano, ritratti, battaglie e paesaggi.

Altra tappa interessante a San Nichele all'Adige dove, al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, è stato inaugurato il nuovo allestimento della sezione Viticoltura enologia e distillazione. La sezione si apre con la collezione di vitigni pregiati autoctoni ed eterotoctoni degli Anni Trenta ereditati dall’Istituto Agrario e prosegue poi con gli oggetti necessari per l'impianto e la cura del vigneto, la parte dedicata al momento della vendemmia e alla lavorazione dell’uva per la vinificazione. Al centro della sala, il monumentale torchio a trave pressante, datato 1743. Il percorso prosegue con un angolo dedicato al lavoro del bottaio e all’imbottigliamento del vino. Tra le novità, un’installazione dell’artista trentino Gigi Giovanazzi che rappresenta un’osteria, luogo di ritrovo del paese, dove si mescevano il vino e la grappa. Nello spazio dedicato alla distillazione delle vinacce, l’attenzione è catalizzata da un particolare alambicco "locomobile" costruito nel 1910 che veniva usato nella zona del fiume Sarca per la distillazione a domicilio.

Il percorso si conclude con la càneva, il locale tradizionalmente destinato alla conservazione di vini, grappe, formaggi e affettati.

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