Natalia Vodianova, la piccola fiammiferaia diventata principessa di bellezza

Abbandonata dal padre, fino a qualche anno fa viveva in povertà estrema. Adesso, dopo essere diventata una delle regine della passerella, ha trovato anche il principe azzurro. E quattro bambini da favola

Natalia Vodianova, la piccola fiammiferaia diventata principessa di bellezza

Sognava Natalia quando suonate le cinque la sveglia sul comodino la tirò giù dal letto. Socchiuse gli occhi celesti e il suo sospiro si fece nebbia. C'erano venticinque gradi sottozero là fuori e una montagna di problemi da risolvere. La mamma prima di tutto. Da quando papà l'aveva abbandonata, le tre bambine erano tutto ciò che le era rimasto: Natalia appunto, Cristina che aveva appena un anno e Oksana che aveva una brutta malattia alla testa e ragionava strano.

La loro vita era appoggiata su un banchetto, sempre in bilico, sull'orlo della miseria. Un banchetto dove vendere ortaggi, cavoli, verdure, all'angolo della via del mercato di Gorki sul Volga, di fronte alle vetrine del banco dei pegni: comprate signore e signori, abbiamo spille a farfalla, fedi nuziali rimaste vedove e decorazioni dell'Armata Rossa. Per avviare quel banchetto mamma aveva impegnato tutto quello che aveva, senza riuscire a restituire i soldi. I creditori si portarono via la tv e la lavatrice. Per aiutare la mamma, Natalia aveva smesso di studiare e si era improvvisata sguattera fino a farsi le dita blu. A volte piangeva dalla paura di tornare a casa senza niente.

La vita per lei era fare. E fare a meno. Credeva alle favole Natalia, con i suoi calzerotti grigi e il musino pallido e patito, perché a Gorki se non credi alle favole ti resta davvero pochino. Sognava di essere la più bella del reame e un principe azzurro tutto per sé. I sogni di una ragazzina di 16 anni senza nemmeno un diario dove scriverli.

Sognava Natalia quando le note di Mahler l'accompagnarono dolcemente dal sonno al risveglio. Socchiuse gli occhi e lo specchio le rimandò lo sguardo celeste della donna più bella del mondo. Una primadonna della passerella da 150mila dollari a sfilata, otto milioni e mezzo di patrimonio personale, che ha il viso sulle pubblicità di Gucci, Calvin Klein, l'Oreal Paris e il nome sulla targa della Cadillac.

C'è già aria di Natale nel palazzo di epoca Haussmann nel centro di Parigi dove vive con il compagno, Antoine Arnault, amministratore delegato di Berluti, e i suoi quattro bambini Lucas, Neva, Viktor e il piccolo Maxim appena nato. Non c'è più quel brutto sogno che la perseguita la notte. Solo un incubo, certo. La sua vita, quindici anni fa.

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