Naturisti senza pace

Il Guvano non trova pace. A poco più di un mese dall'annuncio della Regione Liguria di un'imminente acquisizione da parte del Parco delle Cinque Terre, non c'è ancora nessuna certezza sul destino della selvaggia baia tra Vernazza e Corniglia. Anzi, come conferma il presidente dell'Ente Parco Franco Bonanini, le Ferrovie, proprietarie di quella che è considerata una delle migliori spiagge al mondo per gay e naturisti, non hanno ancora annullato la prima asta di vendita e quindi ad oggi nulla si è mosso per l'acquisizione. Se poi dovesse sorgere qualche contenzioso con il vecchio inquilino, famoso per il suo discutibile «ticket» d'accesso a cinque euro, l'affare potrebbe addirittura saltare. Insomma quanto dichiarato a fine gennaio dal governatore Claudio Burlando è ben lungi da diventare realtà e nuove nubi si sono nel frattempo addensate sulla zona.
Nelle ultime settimane infatti la faccenda del Guvano si è intersecata con un'altra annosa vicenda che riguarda la vicina Corniglia: quella del Villaggio Europa. Nel lottare contro il progetto di riqualificazione dell'attuale baraccopoli di proprietà privata che deturpa la costa in località Spiaggione, i Vas, ossia l'associazione «Verdi ambiente e società», si sono schierati anche contro l'acquisizione del paradiso dei gay, seppur fortemente voluta dai Verdi in quanto gruppo consiliare regionale. Ne è nato così un singolare e contraddittorio braccio di ferro in cui da una parte ambientalisti si battevano per rendere pubblica e fruibile una baia e dall'altra un diverso gruppo costituito sempre da ambientalisti gridava allo scandalo, reclamando piuttosto l'acquisto da parte dell'Ente Parco della favela balneare.
Sulla disputa sembra aver messo per ora la parola fine il Consiglio di Stato che ha respinto i ricorsi presentati da Regione, Parco e proprietà, contro il blocco imposto dal Tar all'intervento e ha congelato così il progetto di 42 bungalow con destinazione alberghiera che, secondo i proponenti, avrebbero dovuto ridare dignità all'area. Gli enti coinvolti però sono ancora pronti a dar battaglia. «Ora si riparte da zero - spiega sempre Bonanini - ma, se ci sarà la volontà da parte dei proprietari, potremo ripercorrere tutto l'iter procedurale seguendo le indicazioni della sentenza e motivando in modo dettagliato ogni singola scelta progettuale.

Onestamente a quel punto non so proprio come il nostro intervento potrebbe essere mai giudicato peggiorativo rispetto alla situazione attuale. Il Consiglio di Stato, infatti, non ha assolutamente bocciato la nostra condotta». Non è detto, insomma, che il Villaggio Europa resti una baraccopoli per sempre.
Dal Guvano a Corniglia i grattacapi continuano.

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