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"E se sciopera Messina Denaro?". Anche Travaglio zittisce il Pd su Cospito

Marco Travaglio a gamba tesa sul Partito democratico dopo la bagarre sul caso Cospito. La domanda-provocazione: "E se domani scioperasse Messina Denaro?"

"E se sciopera Messina Denaro?". Anche Travaglio zittisce il Pd su Cospito

Il "caso Cospito" ha sollevato un vero e proprio polverone nella politica. È giusto che lo Stato faccia dei passi indietro dinanzi alle rimostranze di un anarchico ristretto al 41-bis?

A chiederselo è anche Marco Travaglio che, intervenuto durante la trasmissione Otto e mezzo, ha zittito il Partito democratico in maniera clamorosa. La bagarre insorta intorno al 41-bis e alle condizioni di salute di Alfredo Cospito è in realtà sterile e inconsistente.

"L'ennesimo episodio di un dramma che la politica italiana riesce a trasformare in una farsa, in una caciara", è il commento del direttore de Il Fatto Quotidiano. "Si perdono così i fondamentali di un caso che è drammatico. C'è un uomo che mette in gioco la sua vita per contestare una legge dello Stato, il 41-bis. Non per farlo togliere a se stesso, ma per abolirlo e farlo levare a tutti, cosa che rende credibile il fatto che in carcere lo festeggiassero anche i mafiosi che stanno al 41-bis", ha aggiunto.

Travaglio ha quindi dichiarato di avere simpatia per l'idea di anarchia, che non ha nulla a che fare con il terrorismo anarchico. Cospito, però, rivendica di essere un praticante della lotta armata, ha gambizzato un dirigente dell'Ansaldo, ha posizionato una bomba alla scuola allievi ufficiali dei Carabinieri di Fossano per fare una strage, fortunatamente non riuscita. "Il classico curriculum da 41-bis", ha riassunto Travaglio. "Non so chi altri dobbiamo mettere sigillato in carcere per evitare contatti con l'esterno".

Silenzio nello studio di Otto e mezzo, fino a quanto la conduttrice Lilli Gruber chiede quale sia il problema se un politico, come Andrea Orlando (Pd), va a trovare Cospito in carcere.

"Un parlamentare ha il dovere di andare a verificare le condizioni delle carceri e della salute dei carcerati", ha affermato Travaglio, "quello che io non capisco è che cosa vuole il Pd. Ma questo non lo capisco da quando è nato il Pd, non solo sul caso Cospito ma su tutto".

Il giornalista ha dichiarato di comprendere la posizione di chi si batte contro il 41-bis. Troverebbe comprensibile se il Partito democratico presentasse una proposta di legge per togliere i terroristi dal 41-bis e lasciare al carcere duro solo i mafiosi, capirebbe se ci fosse una posizione chiara, netta. "Qui, invece, dicono 'Sta male'. Ovvio che sta male, dopo 103 giorni di digiuno ci mancherebbe che stesse bene. Ha perso 40 chili in 100 giorni", ha attaccato Travaglio. "È un atto politico assolutamente rispettabile, ma non è che lo Stato lo deve accontentare perché fa lo sciopero della fame! Perché un domani, Messina Denaro e gli altri boss possono inziare l'ennesimo sciopero della fame contro il 41-bis, e non sarebbe la prima volta, anche se non se li è mai filati nessuno... Ci mancherebbe che lo Stato cedesse adesso!", ha aggiunto.

Alfredo Cospito, ha voluto precisare Marco Travaglio, non sta male perché qualcuno lo sta torturando. Il detenuto sta male perché rifiuta il cibo. Non solo. Cospito ha già annunciato che continuerà lo sciopero della fame anche nel caso in cui il 41-bis gli venisse tolto, perché il suo scopo ultimo è quello farlo abolire del tutto.

"C'è una somma ipocrisia", ha concluso il direttore de Il Fatto, "in coloro che vogliono il 41-bis, tranne che per Cospito, e nello stesso tempo continuano a dire che Cospito sta male e non dobbiamo farne un martire. Ma domani sono pronti a dire che Messina Denaro, se sciopera contro il 41-bis, dobbiamo accontentarlo?"

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