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Covid, Consulta "salva" l’obbligo vaccinale: cosa succede adesso

Dopo un'intera giornata di camera di consiglio, la Corte costituzionale ha sostenuto la piena legittimità del legislatore per l'obbligo vaccinale per i sanitari

Covid, Consulta "salva" l’obbligo vaccinale: cosa succede adesso

La Corte costituzionale ha ritenuto inammissibili e infondate per ragioni processuali le questioni poste da diversi tribunali e dal TAR in merito alla richiesta di bocciatura dei decreti di Mario Draghi sull'obbligo di vaccinazione per i lavoratori del settore sanitario. Al contrario, sono state ritenute non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull'obbligo vaccinale del personale sanitario.

È servita un'intera giornata in camera di Consiglio per i 15 giudici della consulta per arrivare a tale rilevazione, analizzando i casi che sono arrivati alla sua attenzione. Una piena legittimità, dunque, quella sostenuta dall'Avvocatura dello Stato per i decreti di Mario Draghi, nonostante l'udienza pubblica particolarmente accesa di ieri, che ha visto protagonisti numerosi avvocati che hanno sostenuto le loro ragioni contro lo Stato. La comunicazione è stata data dall'Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze: "La Corte costituzionale ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa all'impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all'obbligo vaccinale, di svolgere l'attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali".

E poi, ancora, nella nota si legge: "Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull'obbligo vaccinale del personale sanitario". L'ufficio stampa, quindi, conclude: "Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico".

Pronta la risposta dell'ordine dei Medici tramite il presidente Filippo Anelli che in una breve intervista all'Adnkronos ha accolto con soddisfazione la decisione della Corte costituzionale: "La sensazione che avevamo nel periodo peggiore del Covid quando la gente moriva, che il vaccino potesse essere in realtà la soluzione ottimale per poter uscire da quella condizione drammatica è stata confermata dalla Consulta".

Quindi, dall'ordine dei Medici, si aggiunge: "Anche per la Corte costituzionale i vaccini sono uno strumento fondamentale per garantire la salute dei cittadini".

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