La Natività Lgbt e la "bara" del partriarcato: raid femminista contro Pro Vita

Un murale femminista ha imbrattato la serranda dell'associazione Pro Vita a sostegno dell'ideologia gender e contro il patriarcato

La Natività Lgbt e la "bara" del partriarcato: raid femminista contro Pro Vita
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La sede di Pro Vita e Famiglia di Roma è stata presa nuovamente d'assalto dalle femministe un tanto al chilo, che fanno dell'integralismo ideologico la propria cifra stilistica. Dopo l'assalto subito durante la manifestazione contro la violenza sulle donne, che ha visto impiegato un discreto numero di poliziotti a tutela della sede per evitare danni peggiori, nelle scorse ore la serranda è stata nuovamente vandalizzata. Le scritte violente contro l'organizzazione che opera a tutela della vita in tutte le sue forme furono cancellate in fretta e furia dall'amministrazione di Roma Capitale, mentre è ancora in corso l'indagine per risalire agli autori del lancio di un ordigno incendiario che ha rischiato di distruggere completamente la sede e di fare enormi danni.

Questa mattina, vigilia del Santo Natale, è apparso un murale della street artist Laika composto da diversi disegni, che ritraggono una reinterpretazione della natività. In una prima parte è stata rivista la natività di Gesù, con due Madonne al posto di Maria di Giuseppe. Una lettura femminista che cancella del tutto la figura del falegname dal quadro della navità, per continuare a sostenere la gravidanza surrogata e l'ideologia delle famiglie rainbow, intervenendo anche su una rappresentazione sacra per la religione cattolica e per i credenti. Un'offesa alla religione che viene perpetrata ormai da tempo, senza quel rispetto che però di pretende dall'altra parte. Il Bambin Gesù, inoltre, è avvolto in teli rainbow e non nei soliti panni bianchi e candidi. Ma non solo, perché, nel murale di Laika, San Giuseppe non è sparito del tutto ma sta realizzando una bara per il patriarcato. L'opera è dedicata a Michela Murgia, che diceva "la famiglia sono le persone che ti scegli".

Inevitabile la reazione da parte dell'associazione. "Rappresentando con poca originalità un Presepe arcobaleno con ‘due Madonne’ ci ricorda che, nella realtà dei fatti, i figli nascono solo grazie a un uomo e una donna, una verità di natura che nessun atto vandalico potrà mai nascondere", ha dichiarato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia, che ha posto l'accento anche sulla figura di San Giuseppe, sottolineando la gravità del messaggio.

"Segnaleremo alla Digos questo ennesimo riferimento alla morte che ci viene rivolto da attivisti politici di estrema sinistra, sulla scia dell’ordigno esplosivo lanciato nel nostro ufficio".

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