Il podio

I post della Ferragni, le giravolte di Sala e il sindaco boxeur: ecco il podio dei peggiori

L’influencer a gamba tesa contro il compagno della Meloni. Sala si accorge che a Milano ci sono troppi immigrati. A Terni il sindaco ingaggia un match di boxe. Ecco il peggio della settimana

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Agosto chiude col botto. Quanti candidati al podio dei peggiori, quante ne abbiamo viste soprattutto in quest’ultima settimana! Morgan che spara insulti a raffica dal palco del Festival della Bellezza di Selinunte, le brutte scene dei sostenitori del reddito di cittadinanza che minacciano Giorgia Meloni, Elly Schlein che si aggrappa ancora all’antifascismo, il regista Edoardo De Angelis che al Festival di Venezia fa propaganda pro accoglienza contro Matteo Salvini. Ma se pensate che questi siano da podio, non avete ancora visto i primi tre.

Al terzo posto troviamo Chiara Ferragni che tra un post e l’altro è salita sul ring per attaccare Andrea Giambruno, giornalista Mediaset e compagno della Meloni, dopo che quest’ultimo ha detto: “Se vai a ballare tu hai tutto il diritto di ubriacarti. Ma se eviti di ubriacarti e perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”. Un’ovvietà, no? Si tratta di buonsenso: ognuno è libero di fare un po’ quel che vuole ma certi atteggiamenti è meglio evitarli. Per esempio (non ce ne vogliano le femministe!) al fine di evitare rischi una donna è meglio che dopo una certa ora non vada in stazione Centrale di Milano in minigonna. Sarà brutto da accettare ma purtroppo è così: alcuni luoghi e alcune situazioni sono più pericolosi di altri (per altro anche per un uomo ma con implicazioni diverse). La Ferragni, però, non è d’accordo e, sempre pronta a tirare sferzate contro il centrodestra, ha sentenziato: “Il nostro problema non sono i lupi ma gli uomini come voi…”. Dimenticando certi testi scritti dal marito quando era meno mainstream e rappava insultando le donne.

Al secondo posto troviamo un altro peso massimo della cricca radical chic milanese: il sindaco Beppe Sala. Dopo anni di prediche pro immigrati, inni all’accoglienza e tavole imbandite per gli stranieri, ha ammesso che sono troppi. Sentite un po’ cosa dice adesso: “Quello che a mio avviso non va è che la logica di redistribuzione non è chiara e uniforme. Come l’Italia chiede di risistemare i migranti in tutta Europa io, da sindaco di Milano, chiedo che vengano redistribuiti in tutte le città e i Comuni, altrimenti è evidente che il prezzo che noi paghiamo è eccessivo”. E così, dopo aver reso alcuni quartieri di Milano molto simili a campi profughi e l’emergenza sicurezza un problema endemico, sembra aver aperto gli occhi. Verrebbe da dire “meglio tardi che mai!”, ma si sente puzza di mossa politica bell’e buona per attaccare il governo.

Il peggiore di tutti, questa settimana, è senza alcun dubbio il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Un vero boxeur, una scazzottata sfiorata e una bruttissima pagina di politica. All’ultimo consiglio comunale si è avventato contro il capogruppo di fratelli d’Italia, Marco Cecconi, e il peggio è stato evitato solo grazie all’intervento della municipale che ha dovuto trascinare il primo cittadino via dall’Aula.

Un raptus di follia? Macché e nemmeno a bocce ferme ha chiesto scusa: “Sono stato buono, se continuano a rompermi diventerò cattivo e due schiaffi in faccia glieli do davvero”. Che brutta scena! Non è certo questo il buon governo e la buona politica che auspichiamo per le nostre cosa e per il nostro paese!

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