
Sono stati fermati pochi minuti fa dagli agenti della polizia locale di Milano i responsabili dell’investimento avvenuto ieri in via Saponaro che ha causato la morte della 71enne Cecilia De Astis. Gli agenti della polizia locale hanno trovato i quattro minori, tre bambini e una bambina, in un accampamento abusivo nomade non lontano dal luogo dell'incidente.
Secondo una prima ricostruzione alla guida ci sarebbe stato un ragazzino di 13 anni. Mentre gli altri che erano con lui erano un 12enne e due 12enni. Uno del gruppo è classe 2013 ma deve ancora compiere gli anni, mentre l’altro è nato nel 2014 e li ha compiuti da pochi mesi). Due sarebbero fratelli. I quattro sono tutti nati in Italia da famiglie nomadi di origine bosniaca accampati lungo via Selvanesco. I quattro per la legge non sono imputabili perché hanno meno di 14 anni.
Solo "la punta dell'iceberg" di un problema secondo Silvia Sardone, che punta il dito contro l'amministrazione di Beppe Sala: ""Questa volta siamo arrivati a un punto di non ritorno sul problematico tema rom in città", ha detto il vicesegretario e consigliere comunale della Lega, "I quattro baby delinquenti che a bordo di una macchina rubata hanno investito e ucciso una 72enne al Gratosoglio per poi darsi alla fuga senza neanche chiamare i soccorsi vivono nel campo abusivo di Selvanesco, sgomberato anni fa dal Comune e poi rioccupato: Pd e compagni hanno la loro parte di responsabilità in quello che è successo, quantomeno per omessa vigilanza. Ora basta: la tolleranza verso i nomadi ha prodotto mostri e causato tragedie. I campi sono luoghi dove la legge dello Stato non esiste e dove i minori vengono cresciuti attraverso una cultura dell'illegalità. Ci auguriamo che anche la pazienza di Pd e compagni abbia un limite. Basta prese in giro, basta degrado, basta soprattutto fondi a pioggia per un'inclusione destinata a rimanere sempre sulla carta. L'integrazione tanto sbandierata dalla sinistra per i rom, ora ne abbiamo l'ennesima conferma, si è rivelata un gigantesco fallimento.
Oggi non c'è più tempo per le giustificazioni: è morta una persona, la cui unica colpa era quella di passeggiare per strada, vittima di un buonismo dilagante a Milano per cui si organizzano progetti per combattere l'anti-ziganismo mentre si tollerano fortini dell'illegalità dove come quello di Selvanesco".