'Ndrangheta, maxiblitz: 67 persone in manette

Arresti scattati in Calabria e nelle province di Roma, Foggia, Bologna, Brescia e Milano. Le accuse: associazione mafiosa, estorsione, usura, traffico di droga. Manette ai fratelli del sindaco di Corigliano. Sequestri per 250 milioni di euro. Maroni: "Straordinaria operazione"

'Ndrangheta, maxiblitz: 67 persone in manette

Cosenza - Nuovo maxiblitz contro la 'ndrangheta. L'operazione, condotta da guardia di finanza e carabinieri, ha visto scattare 67 arresti in diverse zone d'Italia: nel Cosentino, nelle province di Roma, Reggio Calabria, Foggia, Bologna, Brescia e Milano. Gli uomini raggiunti dal mandato di cattura sono accusati di essere affiliati a uno dei clan della 'ndrangheta piu' pericolosi, il "locale" di Corigliano. Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti. Coinvolti una dozzina di imprenditori. Sequestrati beni per un valore complesivo di circa 250 milioni di euro, tra società, terreni, immobili e conti correnti.

Manette ai fratelli del sindaco di Corigliano Ci sono anche Mario e Franco Straface, imprenditori, fratelli del sindaco di Corigliano, Pasqualina, tra le persone arrestate. I due, indicati dai collaboratori di giustizia come storicamente legati alla cosca di Corigliano, sono accusati per un'estorsione compiuta nell'ambito della realizzazione di un villaggio turistico in localita Thurio. In particolare, secondo l'accusa, il titolare della società che stava realizzando la struttura, è stato costretto da Maurizio Barilari, ritenuto il capo della cosca di Corigliano, ad affidare un appalto milionario, prima per la sola fornitura del cemento e poi per tutta l'opera, alla Straface Srl di Mario e Franco. I due imprenditori hanno poi scelto le imprese subappaltatrici che hanno fatturato alla ditta Straface importi non dovuti grazie ai quali sono stati creati fondi neri girati poi alla cosca. Secondo l'accusa, i fratelli Straface, con l'appoggio dei vertici della cosca, hanno imposto all'imprenditore condizioni economiche tali da determinare un aggravio di spesa superiore al 20% dell'importo dei lavori. Pasqualina Straface, del Pdl, è sindaco di Corigliano dallo scorso anno. 

Sequestro per 250 milioni Complessivamente sono stati sequestrati beni per un valore di circa 250 milioni di euro. Le indagini hanno ricostruito il capitale accumulato dai principali indagati, costituito, prevalentemente, da beni immobili, attività commerciali e quote societarie intestate direttamente o tramite prestanome. Tra i beni sequestrati figurano 48 società di capitale o di persone ed imprese individuale operanti principalmente nel settore dell'edilizia, degli appalti e nella distribuzione di prodotti di cartoplastica, 69 tra appartamenti e ville, 68 terreni, 55 veicoli e numerosi rapporti bancari e polizze vita.

Maroni: straordinaria operazione "Grazie al lavoro incessante delle forze dell’ordine e della magistratura, solo pochi giorni dopo un’altra straordinaria operazione che ha colpito al cuore la ’ndrangheta, con l’arresto di oltre 300 persone, oggi viene inferto un altro durissimo colpo alla più potente delle organizzazioni criminali".

Così in una nota il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che si è congratulato, questa mattina, con il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, e con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, per l’operazione condotta nei confronti di uno dei clan più pericolosi della 'ndrangheta.

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