Neanche gli anarchici rovinano la Festa dello sport

Neanche gli anarchici rovinano la Festa dello sport

(...) probabilmente ricorderà per tutta la vita il primo maresciallo Giovanni Graziotti. Pantaloni di mimetica, anfibi, maglietta militare, basco, e il fisico di chi sembra appena uscito dal cast del soldato Ryan. Mentre lui, sorridente da quel suo metro e ottanta (abbondante), la sprona, le insegna, le tiene la manina sulla panca oscillante, sulla spalliera, sotto il tunnel e a insegnarle il passo di leopardo. Niente paura. Perché archiviato l'incidente degli anarchici, a «Genova in festa», la manifestazione di sport, cultura e spettacolo, che andrà in scena tra Piazza De Ferrari e i Magazzini del Cotone fino a domenica, tutto è a misura di bambino, assicurano gli organizzatori. A pochi metri di distanza, in piazza Matteotti, ci sono Elena e Araiké della quarta elementare Daneo di piazza della Meridiana che provano ad arrampicarsi sulla parete allestita anch'essa dall'Esercito. «Bravi! Bravi!», parte l'applauso dei compagni e delle maestre Oriana Gucci e Carla Lusenti quando arrivano in cima. «Oibò, ora dobbiamo scendere», si sente a un tratto dall'alto dai bambini imbragati e agganciati a una fune. Mentre di fianco la studentessa Margherita Frattaruolo è arrivata direttamente da Caserta per guidare le scuole nel ciclo, anzi nel riciclo della carta attraverso tre grossi tunnel di gomma ideati dalla Comieco (Consorzio nazionale sul riciclo della carta).
In piazza De Ferrari, sotto il grande palco, è in corso l'esibizione delle scuole di danza (coordinate dall'associazione Back Stage) con gli alunni di «Oltredanza» scatenati nelle loro tutine leopardate mentre dietro le quinte fremono la giovanissime arenzanesi di «California Gled». Davanti al palazzo della Regione si passa direttamente dalla lotta politica alla lotta vera e propria con la ventenne Roberta Galiano (orefice di professione) che si diverte a insegnare il Sumo giapponese. I bambini indossano delle specie di scafandri imbottiti coi quali, su un tappeto di gomma, possono tirare calci, pugni o fare la lotta senza il rischio di farsi male. Poco dopo, alle 15, sotto il grande tendone di Piazza delle feste, parte la premiazione del "Rally della matematica" che ha coinvolto quasi cento classi genovesi e oltre 1000 bambini alle prese con teoremi, equazioni e prove di logica. Sono risultate dodici le scuole vincitrici, due per ogni grado dalla terza elementare alla terza media. I più piccoli a salire sul podio e a guadagnarsi il titolo di Archimede Pitagorico sono i bambini delle scuole elementari Nazario Sauro e Richeri. E poi la Govi, la Brignole Sale mentre la scuola media Colombo fa il pieno aggiudicandosi il primo premio per prima, seconda e terza nella categoria «Secondarie di primo grado».
La maestra Rosetta Randis della scuola elementare Richeri di via Liri è emozionatissima quando arriva il turno della sua classe che riceve il premio direttamente dal sindaco Marta Vincenzi. Che a richiesta rilascia un'intervista improvvisata: "Quello che sta andando in onda in questi quattro giorni è uno splendido esempio di collaborazione tra tutte le realtà, le associazioni e le istituzioni che hanno veramente saputo fare network". E sui rapporti con la Carige? «Si, beh, collaboriamo attivamente, non mi pare che ci siano sbavature», assicura il primo cittadino. «D'altra parte - è la volta di Pierluigi Vinai, vicepresidente della Fondazione Carige che ha dato il via al progetto arrivato quest'anno alla quinta edizione - questa è una festa dei bambini nella speranza che si divertano, imparino ma che soprattutto gli rimanga qualcosa da questa esperienza anche per il futuro. Magari, da grandi, una visione strategica della città migliore di quella che possiamo avere noi». Touché? Forse. Ma per fortuna senza Ka Gum, la spada utilizzata da Barbara Marchese e Bruno Cavanna, istruttori di Hai Dong la disciplina orientale all'arma bianca rielaborata in Corea. Indossando il Do Bok, una specie di kimono molto colorato, i bambini si esercitano sul tatami con una spada di legno (Mok-gum) a fare il taglio della carta. La serata invece era dedicata ai giovani non più giovanissimi. Di scena Kledi e Ambeta, famosissimi e amatissimi dai teenager appassionati di «Amici», il programma di Maria De Filippi, e Karim, protagonista di «Ciao Darwin». Ma anche per i più grandi non poteva mancare uno stand ad hoc organizzato questa volta dalla Polizia Municipale.

Il titolo «Io non bevo, tu non bevi, egli non beve, noi ci salviamo» con distribuzione gratuita di test alcolimetrici. E le istruzioni per l'uso perché si tratta solo di un «pre-test - spiegano, se ce ne fosse stato bisogno, i vigili - dopo c'è sempre l'etilometro ma è sempre meglio non arrivarci».

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