Court dogs, cani da tribunale. A chiamarli così, li si immaginerebbe come branchi di qualche minacciosa sottospecie di lupoide, deputata a far sputare il rospo ai criminali digrignando i denti e ringhiando col collo stretto dalle borchie. Al contrario non c'è animale più mansueto, docile, «balsamico» degli animali da tribunale. La loro specialità? Assistere bambini che, davanti ad avvocati e giurie, sono chiamati a testimoniare. Spesso, a parlare di abusi subiti e crimini ai quali hanno assistito. Eventi troppo traumatici perché ne venga fuori un racconto lucido e ricco dei dettagli necessari.
I court dogs sono cani addestrati, sempre più impiegati per condurre il bambino nello stato d'animo adatto a sondare i ricordi peggiori ed enunciarli in aula tra decine di sconosciuti. Merito dell'incantesimo che si crea tra il bimbo e l'amico a quattro zampe: lo stesso per cui, su un palcoscenico posto di fronte a una folla, un attore alle prime armi tende a concentrarsi su uno spettatore soltanto. L'ascoltatore favorito dal nostro inconscio: quello che ci accetta sempre e comunque. L'unico, che in aula da tribunale, non ci giudicherebbe mai.
È dal 2003 che i palazzi di giustizia americani stanno «assoldando» questi cani, ma ora la prassi sta diventando sempre più consueta in almeno dieci stati a stelle e striscie.
I cani sono educati, tra l'altro, a visitare i minori nelle strutture di detenzione, a familiarizzare con la giuria, a risollevare l'umore nelle grigie atmosfere dei tribunali. Tant'è vero che qualche avvocato ha da obiettare: la presenza di un cagnolino in aula potrebbe commuovere i giurati, addirittura fuorviare il verdetto finale, inficiando il giudizio che questi esperti sono chiamati a formulare sulla testimonianza dei minori.
I court dogs richiedono un addestramento molto mirato, omologato agli standard internazionali dei cani d'assistenza. «Arrivano dove non riuscirebbero gli esseri umani -ha detto April Sikes, avvocato del Texas coinvolto in una causa per abuso su minore-. Il compito del pubblico ministero è la ricerca della giustizia, e l'accertamento della verità e la condizione migliore per un bambino è il comfort». Il comfort che la cagnolina Macy avrebbe dato alla piccola teste, cercandola continuamente con gli occhi e aspettando le sue carezze durante la deposizione.
Il cane è da millenni il migliore amico dell'uomo. Ma scoperte recenti stabiliscono che Rintintin, il commissario Rex, e tutti gli splendidi esempi di star a quattro zampe sono soprattutto i migliori amici dei bambini. Perché? Lo sviluppo cerebrale di un cane e le sue capacità di elaborazione, e confronto col regno umano, sono simili a quelle di un bambino. Un caso su tutti è quello di Chaser, border collie cliccatissimo in rete, capace di riconoscere i nomi di 1.022 oggetti, e di metterli in ordine con puntiglio in base a formato e funzione. Né più né meno, pare, di quel che farebbe in media un bimbo sui tre anni.
Anche i cani da assistenza non rappresentano solo un supporto concreto per i disabili alla prese con la vita quotidiana: essi costituiscono un incentivo psicologico, alimentano l'autostima dei loro padroni, stimolano la loro voglia di mettersi alla prova.
Un nuovo orizzonte, dunque, potrebbe essere l'ingresso nei tribunali europei di questa figura tutta nuova.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.