Nel 1987 Gorbaciov tentò invano di «far fuori» Honecker

L'ultimo leader dell'Urss si rivolse alla superspia Markus Wolf per organizzare un complotto teso a sostituire il capo della DDR con una figura più morbida

La storia tedesca avrebbe preso un'altra piega se nel 1987 fosse riuscito il tentativo dell'ex presidente dell'Urss, Michail Gorbaciov, di rovesciare il capo della Ddr, Erich Honecker. Lo rivela nel 48° anniversario della costruzione del Muro di Berlino il quotidiano «Berliner Morgenpost», al quale l'ex consigliere di Gorbaciov, Valentin Falin, ha confermato che nel 1987 la dirigenza sovietica stava lavorando per un cambio della guardia al vertice della Ddr. «Gorbaciov contestava a Honecker la prassi di sparare su chi tentava di scavalcare il Muro», ha spiegato Falin.
Il giornale è entrato in possesso di un verbale che documenta un durissimo scontro avvenuto a Mosca nel settembre 1987 tra Gorbaciov e Honecker sul rifiuto di quest'ultimo di adottare in Germania Est la linea politica della perestroika sovietica. «Se tu non riesci a spiegare la nostra politica», gli intimò Gorbaciov a muso duro, «allora telefonami, così vengo da voi ed andiamo tra la gente a spiegare ciò che succede da noi, se si tratta di socialismo o no».
A fornire maggiori dettagli sui piani del Cremlino per rovesciare Honecker è Günther Schabowski, che con il suo quasi casuale annuncio sulla libertà di viaggiare in occidente, fatto nella conferenza stampa del 9 novembre 1989, fece di fatto cadere il Muro di Berlino. Schabowski rivela che l'uomo prescelto da Gorbaciov per rovesciare Honecker era Markus Wolf, il leggendario «Mischa», capo del servizio di spionaggio estero della Stasi, che con una decisione improvvisa quanto ufficialmente incomprensibile si era dimesso dal suo incarico il 5 febbraio 1987, annunciando di volersi dedicare all'attività di scrittore. Schabowski spiega che «già nel febbraio 1987 si era svolto a Dresda un incontro segreto tra Wolf, il vice presidente del Kgb e uomo di fiducia di Gorbaciov, Vladimir Kriushkov, ed il responsabile per Dresda della Sed (il partito comunista tedesco-orientale) Hans Modrow». Schabowski aggiunge che l'inviato di Gorbaciov «aveva camuffato la sua visita nella Ddr come un viaggio di vacanza e Honecker ci aveva spiegato in Comitato centrale che l'inviato di Gorbaciov desiderava Wolf come accompagnatore, spiegazione che allora mi parve alquanto strana».
Anche l'attuale presidente onorario della Linke, Hans Modrow, 81 anni, ha confermato l'incontro, ma ha negato che dovesse essere lui il candidato designato da Mosca per sostituire Honecker. «L'incontro ha avuto luogo il 4 marzo 1987 - ha spiegato - e Kriushkov volle soltanto sapere da me come giudicavo la situazione nella Ddr». A confermare che proprio Modrow era l'uomo prescelto dal Cremlino per rimpiazzare Honecker è il figlio del fisico nucleare tedesco-orientale Manfred von Ardenne, Thomas, al quale lo scienziato rivelò che «Kriushkov gli aveva chiesto cosa ne pensasse di una sostituzione di Honecker con Modrow e mio padre rispose che l'approvava, poichè non teneva in nessun conto Honecker». Anche Hans-Georg Wieck, ex capo del Bnd, il servizio segreto tedesco-occidentale, ha confermato al giornale che in base alle informazioni ottenute all'epoca, Wolf, Modrow e il sindaco di Dresda Wolfgang Berghofer dovevano diventare i rappresentanti della nuova politica di perestroika nella Ddr.


Wieck ha spiegato alla «Morgenpost» che il tentativo di rovesciare Honecker alla fine fallì, in quanto Wolf, pur con l'appoggio di Mosca, non riuscì a modificare i rapporti di forza all'interno della Sed, il partito comunista della Germania Est.

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