Cultura e Spettacoli

Nella cava va in scena il teatro

A Verbania ritorna per il quarto anno consecutivo Tones on the Stones. Domani Macbeth

Musica Teatro Danza nelle cave d'estrazione del Verbano Cusio Ossola. Ritorna per il quarto anno consecutivo Tones on the Stones, ovvero guardare con altri occhi i maestosi e geometrici luoghi che si aprono nella montagna è l'obiettivo e la scommessa di un progetto che vuole portare in primo piano il valore estetico oltre che storico delle cave d'estrazione. L'impegno per questa quarta edizione è stato davvero notevole, forse ancor più che per gli anni precedenti. Domani sera si inaugura con Macbeth con la Compagnia Le Belle Bandiere.
Uno spettacolo fortunato e di grande suggestione viene ricreato per questa edizione di Tones on the Stones. Macbeth è uno dei testi capitali della cultura occidentale, che indaga la passione per il potere ed il concetto stesso di brama, di ambizione, che affronta il delitto, che scandaglia le profondità del rimorso e dei meccanismi più complessi della psiche, il potere della menzogna e del subdolo inganno. Macbeth e sua moglie progettano il crimine, lei mette la volontà, lui la mano, ma del frutto sperato non potranno giovarsi, lui dilaniato dal rimorso, lei divenuta folle.
Macbeth è uno dei testi più duri e cupi di Shakespeare: le due figure colossali dei protagonisti spargono un' ombra sinistra su tutti gli altri personaggi. Non c'è appello: è la facilità dell'uomo alla debolezza e all'omicidio e al calcolo a lasciare sgomenti. È la banalità del male, per citare una superba voce del Novecento. Il male che attanaglia i due protagonisti è una smania che li porta a violare anche le regole della morale, dell'essere uomini. La tenebra in cui si svolge l'azione altro non è che visibile metafora del buio spirituale della regale coppia, una tenebra che più viene sfuggita e più si fa soffocante e stretta e che è percorsa da fremiti e richiami fatali. Nel generare attrito fra i piani del reale, dell'irreale, del possibile, dell'umano e del ferino che Shakespeare scatena, un ruolo rilevante ha il suono che non suona, la parola che esce monca o rimane raggelata.

È una tragedia in cui il silenzio a volte è più dirompente della parola.

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