Daniele Abbiati
Il signor Rossi, con i suoi 68.365 «punti», si è aggiudicato per lennesima volta il campionato dei cognomi italiani. Anche questanno, non cè stata storia. Il secondo classificato, Russo (fra laltro appartenente allo stesso «alveo etimologico-semantico») si è fermato a 47.941. Al terzo posto Ferrari, con 39.392, ha fatto anche meglio dellInter nel contrastare le corazzate Juventus e Milan.
Ma questa è unaltra storia. Qui si parla non di Trezeguet, Shevchenko e Veron, qui si parla di noi italici normali, che ci portiamo dietro per tutta la vita marchi di fabbrica molto meno celebri. Nel Dizionario ragionato dei cognomi italiani di Michele Francipane (Bur, pagg. 1048, euro 17,50), giunto alla terza edizione in pochi mesi, ci siamo tutti, compresi i nostri ospiti di altri Paesi, visto che molti di noi hanno un correlativo straniero, tipo Aymé per Amato o Zsigmondy per Sigismondi.
Certo, i 68mila e rotti «portatori» (è termine tecnico, nulla a che fare con il portatore sano...) di Rossi sparirebbero di fronte ai 90 milioni di Lu cinesi, il cognome più diffuso del mondo. Ma se sulla quantità non potremmo puntare a vincere lipotetico mondiale, sulla varietà e sulla fantasia non ci batte proprio nessuno: siamo o no i maestri nellarte di arrangiarci? Infatti «arrangiamo» anche i nostri cognomi. Nel senso che ad esempio il lombardissimo Brambilla (in classifica fermo a quota 7.683) può scaturire da Brambini, o da Brembati, oppure da Breme, mentre Meloni è affine, oltre che a Melli e a Mellone, anche a Li Puma e a Poma, visto che la mela è pur sempre un pomo. LItalia conta la bellezza di 350mila cognomi circa. Tutti risalgono fino allera precristiana e si sono formati e consolidati nelluso in particolare fa alto medioevo e Sette e Ottocento. Quanto alle loro origini, nella maggior parte dei casi (40 per cento) nascono da nomi propri di persona e in particolare di santi; vengono poi (35 per cento) le radici che affondano nel fertile terreno dei nomi comuni o generici e nei nomi propri di luoghi; infine (25 per cento) i soprannomi, dovuti alle arti e mestieri di antica estrazione.
Il Dizionario presenta e spiega, fornendo una miriade di curiosità, riferimenti araldici, casi emblematici etc., ben 5mila voci, con laggiunta di 21mila varianti. Se dunque non riusciremo mai a capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, sappiamo almeno come ci chiamiamo. E di questi tempi non è poco.
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