Nella Fed Cup Italia subito ko in Russia

da Mosca

Nella finale della Fed Cup che si gioca a Mosca il «wonder team» del tennis italiano, dopo la prima giornata di gara è sprofondato in un drammatico 0-2. Francesca Schiavone, opposta ad Anna Chekvetadze ha ceduto dopo due ore e 8 minuti di gioco. Abbiamo assistito a una grande battaglia costata cara all’azzurra sul piano fisico e mentale. Era difficile pretendere di più dalla Schiavone, che ha sfiorato il successo in un incontro giocato su straordinari equilibri, come dimostra lo score: 6-4 4-6 6-4. Davvero peccato! Ma così va il tennis. Dobbiamo accettare un verdetto amaro anche perché nella terza partita tutti ci eravamo illusi. Ma non va dimenticato che Francesca s’è trovata di fronte un’avversaria che, dopo gli Us Open, è diventata quinta nel ranking mondiale.
La «Schiavo», come la chiamano le compagne, è partita alla grande, ha strappato il servizio portandosi 2-0, ma ha ceduto la battuta commettendo tre doppi falli. Probabilmente l’ansia, il timore della risposta solida e profonda della Chekvetadze. Il set s’è concluso 6-4. Nella seconda partita c’è stato equilibrio fino al 2-2 poi l’azzurra è scappata 5-2, per concludere 6-4. Nel set decisivo ci siamo illusi perché Francesca è salita di prepotenza 3-0 ma poi la tennista russa s’è ripresa. Nel quinto game è arrivato un malefico punto - una palla cortissima - che ha fatto girare il match. Abbiamo continuato a sperare fino al 4-4.

Purtroppo da quel momento alla fine sono stati tre i punti tenuti dall’azzurra mentre la russa ne ha messi a segno 12.
Per la Santangelo c’è stato poco da fare contro la Kuznetsova n. 2 del mondo. Mara s’è arresa 6-1, 6-2. Oggi per vincere occorrono tre punti, probabilmente non basta un miracolo.

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