(...) un'autocertificazione al Municipio di riferimento rispetto alla zona in cui intende esibirsi. Professione: artista di strada. Le regole sono durissime: il musicista, potrà suonare solo un'ora al giorno. Nelle vie di pregio, come via Garibaldi, o via Venti, sarà del tutto vietato. Nelle altre zone, quelle turisticamente rilevanti, saranno concesse due ore di musica al giorno, fino ad arrivare a quelle più «commerciali», dove gli spettacoli saranno portati avanti per quattro ore. Ogni municipio avrà così una sorta di «cartellone», a seconda degli artisti - patentati, chiaramente - che ne faranno richiesta. «Cerchiamo di seguire il modello delle altre città europee - dice Scidone -, dove sono un valore aggiunto e un'attrattiva per i turisti». Limitato anche l'uso di impianti elettronici e di amplificazione. Gli artisti potranno esporre un contenitore per la raccolta delle offerte, ma non potranno vendere oggetti di qualsiasi tipo. Chi non starà al regolamento, sarà multato. «In casi come questi le sanzioni amministrative lasciano il tempo che trovano - ammette l'assessore alla sicurezza -. Di fronte a comportamenti recidivi, ritireremo il passaporto dell'artista, che non potrà più esibirsi». Almeno, non in modo regolare. Nel frattempo, resta ancora in sospeso la questione relativa al trasferimento del polo petrolchimico di Genova. «Nessun accordo» ha detto Marta Vincenzi. Il ministro dello sviluppo, Claudio Scajola, ha convocato entro fine luglio un nuovo tavolo di lavoro per valutare tutte le opportunità. «L'importante - sottolinea il sindaco - è che le aziende siano fuori dall'area comunale e non di pochi centimetri».
Dentro i confini, fin troppo secondo alcuni, c'è invece il problema delle locandine abusive appese alle fermate degli autobus. «Muri, colonne, pali della luce - spiega Aldo Praticò, consigliere comunale del Pdl -.
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