Nessun permesso premio Priebke starà ai domiciliari

La Cassazione ha stabilito che l’ex ufficiale nazista non ne ha diritto. Polemico l’avvocato difensore

da Roma

Nessun permesso premio per Erich Priebke, il 92enne ex ufficiale delle Ss condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine ed attualmente agli arresti domiciliari in un appartamento a Roma. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, respingendo il ricorso dell’ex militare tedesco contro l’ordinanza del tribunale militare di sorveglianza di Roma con la quale si rifiutava la sua richiesta di permessi premio grazie ai quali lasciare temporaneamente l’abitazione nella quale sta scontando la condanna a vita. Il legale di Priebke, Giosuè Naso, in udienza ha sostenuto la necessità di concedere i permessi premio «per verificare l'efficacia riabilitativa della pena», per «saggiare il percorso di recupero» del suo assistito. La Prima sezione penale della Suprema corte presieduta da Edoardo Fazioli, ha invece rigettato l’istanza condannando l’ex ufficiale tedesco al pagamento delle spese.

Per Naso siamo di fronte all’«ennesima dimostrazione» che la vicenda Priebke «non riesce a essere trattata dall’autorità giudiziaria italiana in forma ordinaria. Nelle aule di giustizia campeggia la scritta "la legge è uguale per tutti", ma evidentemente non tutti sono uguali davanti alla legge e Priebke non lo è certamente».

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