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Nesta, provino fallito Domenica non gioca

Elia Pagnoni

Blindatissimi. Come nella migliore tradizione azzurra. La difesa di Marcello Lippi è stato il punto d’appoggio su cui costruire questa Italia che va a giocarsi la finale mondiale. Non a caso, dei quattro azzurri candidati al Pallone d’Oro Fifa del mondiale, ben tre sono difensori: Gigi Buffon, Gianluca Zambrotta e Fabio Cannavaro. L’altro, per la cronaca, è Andrea Pirlo.
Una difesa di ferro, che ha tenuto a galla l’Italia nei suoi momenti critici, prima di fronte all’assalto dei cechi, poi degli ucraini e dei tedeschi. Una difesa capace di subire un solo gol nelle sei partite che hanno portato l’Italia alla finale. E per giunta un autogol, quello di Zaccardo contro gli Stati Uniti. Nessun attaccante avversario, dunque, è riuscito a battere Buffon.
Sfogliando la storia del mondiale si scopre che poche volte una nazionale è arrivata in finale con un solo gol al passivo. A parte l’incredibile record della Svizzera di quest’anno, eliminata ai rigori negli ottavi senza aver subito nemmeno una rete, i precedenti sono rarissimi. Due in tempi lontani, quando si arrivava in finale con poche partite: l’Uruguay nel 1930 (un gol dalla Jugoslavia in semifinale) e l’Ungheria nel 1938 (una rete dalla Svezia, sempre in semifinale).
Da quando invece si giocano sei partite prima della finalissima, l’impresa è riuscita solamente a due squadre: l’Olanda del ’74 e la Germania del 2002. Gli arancioni sono la grande rivelazione di quel mondiale: riescono a subire un solo gol (anche loro su autorete di Krol nel 4-1 alla Bulgaria) nonostante un portiere un po’ naïf come Wim Jongbloed, il tabaccaio di Amsterdam, ma con una difesa di classe (Suurbier, Haan, Rijsbergen e Krol). I tedeschi del 2002 conquistano invece la finale subendo una sola rete nella prima fase dall’irlandese Keane (1-1), e affidandosi poi alle manone di Oliver Kahn per eliminare in sequenza e sempre col minimo scarto Paraguay, Usa e Corea. Lo stesso Kahn che poi avrebbe regalato in finale il primo gol a Ronaldo con una maldestra respinta.
Già, perché purtroppo c’è un solo lato negativo in questa carrellata: che la miglior difesa del torneo non è servita a vincere il mondiale. Né alla Germania di quattro anni fa contro il Brasile, né all’Olanda ’74 contro i tedeschi e neppure all’Ungheria del ’38 contro l’Italia: tutti hanno fallito l’ultima partita.

Un’altra sfida per Lippi e i suoi mastini da Pallone d’oro.

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