Code, rallentamenti, ritardi. Si ripresenta il solito dispettoso trinomio compagno della neve che ha fatto dannare più di qualcuno. A farne le spese soprattutto i pendolari. La Statale 36, che collega Milano a Lecco, è stata chiusa per qualche ora anche a causa delle lastre di ghiaccio. I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire all’altezza di Carate Brianza, perché molte macchine si sono bloccate. Traffico in tilt nel bergamasco e in Valtellina. Parecchi disagi anche sui binari hanno costretto i viaggiatori ad attendere le corse in mezzo al freddo. Una ventina di treni delle Ferrovie dello Stato, nella direzione Milano-Como e Milano-Lecco, ha viaggiato con circa 45 minuti di ritardo. Nel primo pomeriggio i ritardi si sono accumulati sulla linea da Porta Genova a Milano verso Mortara e Pavia. A Linate e Malpensa, cancellati una ventina di voli, principalmente per due fattori: secondo la Sea per la chiusura degli scali europei oppressi dal maltempo; secondo la Club Trasporti per lo sciopero indetto dai lavoratori. Orari non rispettati anche nello scalo di Orio al Serio.
Sotto controllo, invece, la situazione in città. Il 118 ha dovuto moltiplicare le sue forze. A causa dell’aumento di chiamate d’allarme (dal migliaio dei soliti venerdì alle 1.500 di ieri), sono state messe in campo una quarantina di ambulanze. In realtà nessun grave incidente è avvenuto. Nel Varesotto, dove ha nevicato per qualche ora, il Milan a Milanello si è allenato al chiuso. A tirare le somme a fine giornata, non c’è stata nessuna grande emergenza: Milano ce l’ha fatta ancora una volta a sopportare il suo clima atlantico. Tutte le segnalazioni dei cittadini milanesi sono state in linea con questa vigile tranquillità. Anche il vicesindaco Riccardo De Corato ha definito «modesta» l’infarinata, sebbene sia stato ovvio che la spruzzatina abbia richiesto impegno da parte delle forze dell’ordine affinché non ci fossero serie ripercussioni sulla circolazione, che si è mossa soltanto più lentamente e anche, diciamolo, più silente per le vie ovattate. Il che non ha fatto male a nessuno. «L’Amsa è intervenuta con 117 mezzi sulla cintura periferica, nei punti critici come cavalcavia, raccordi e sottopassi» ha garantito De Corato. La sinergia di tutti gli enti attivata in via Barzaghi ha permesso di minimizzare la possibile gravità della situazione. Oltre agli interventi sottolineati dal Comune, tra cui l’impegno di 50 volontari della Protezione Civile, l’Amsa, che ha decretato un’allerta «giallo», nel pomeriggio di ieri si è mossa con 140 automezzi e 254 risorse, occupate nelle consuete attività di salatura meccanizzata e manuale, attive per tutto il giorno sotto una neve farinosa.
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