Cronaca locale

«New York insegna: con la tassa

«Il fumo è diventato una piaga sociale e come ogni dipendenza può distruggere le vite». L’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna sceglie la presentazione di una mostra multisensoriale nell’ambito della campagna contro il fumo, «No smoking be happy», promossa dalla Fondazione Veronesi per la sua provocazione.
«Sto valutando come rendere effettive le tasse di scopo, ossia con finalità sociali, da applicare sui pacchetti di sigarette e sui giochi d’azzardo (videopoker in particolare). A New York il sindaco Bloomberg l’ha fatto con le sigarette. Un pacchetto costa 9 dollari (7 euro), la tassa copre la metà della cifra. E il risultato è stato che il 7 per cento dei fumatori ha definitivamente abbandonato la dipendenza». L’assessore invita a riflettere su questo risultato ma è consapevole della difficoltà di far approvare un provvedimento simile: «Solo a Milano non avrebbe senso - ha aggiunto - perché i tabagisti correrebbero nell’hinterland a fare scorta. La tassa dovrebbe almeno interessare la provincia, se non addirittura la regione». Il passo successivo è il balzello sui giochi d’azzardo. «Sono in crescita i casi di famiglie che si rovinano per una schiavitù dai videopoker - ha ricordato l’assessore - abbiamo affidato lo studio di fattibilità a un fiscalista. Togliendo un dieci per cento al montepremi si avrebbe un gettito annuale fra i 120 e i 150 milioni di euro. Soldi che potrebbero essere reinvestiti in attività sociali o in campagne sociali contro alcool, droghe e malattie sessualmente trasmesse».
Fino al 14 novembre davanti al Castello si potrà visitare gratuitamente il tunnel multisensoriale. Ci si incammina in un’immensa sigaretta e nelle sue nuvole di fumo percorrendo la stessa strada che fa il tabacco da quando viene inspirato a quando avvelena il corpo. Si parte col filtro, ogni boccata di fumo ci trasmette una mistura di 5mila veleni, fra nicotina, catrame e formaldeide: evidenti gli effetti su denti e gengive. Colorito giallastro, infiammazioni, piorrea, alito cattivo fino al tumore della bocca. Il visitatore avverte i colpi di tosse del fumatore. Poi si passa alla trachea, c’è la ricostruzione dell’epitelio ciliato che, a forza di fumate si appiattisce e perde la sua capacità di proteggere i bronchi. Poi si passa ai polmoni, si ascolta il fischio caratteristico dell’enfisema e il battito del cuore con il respiro corto. L’ultimo tratto del tunnel è colorato di rosa, rimanda al polmone guarito. Il messaggio è chiaro: chi smette, si salva. Dopo 15 anni di non fumo i polmoni tornano intonsi. «Con questa campagna vogliamo aiutare i fumatori a smettere - ha aggiunto Paolo Veronesi, presidente della Fondazione - il 93 per cento di chi è stato colpito da tumore al polmone è fumatore o ha fumato in passato.

La soluzione esiste e si chiama prevenzione, la diagnosi precoce raddoppia la percentuale di guaribilità».

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