Giovedì 20 è stata finalmente pubblicata, a quasi quattro mesi dalla discussione di merito, la sentenza del Consiglio di Stato n. 5926/2005 sul ricorso in appello della Provincia di Genova contro Wwf, Lac, Lav ed Enpa per lannullamento della sentenza del Tar ligure n. 1340 del 1° settembre 2004.
Per la quarta volta consecutiva a seguito di sentenze che bocciano i documenti programmatici delle amministrazioni provinciali emesse dal Tar Liguria, il Consiglio di Stato accoglie prontamente i ricorsi in appello delle Province e fa nuovamente vivere le delibere di approvazione dei piani faunistici.
Così è successo alla Spezia poi a Savona e Imperia e in ultimo a Genova. Questo fa serpeggiare fra i cacciatori alcune perplessità sulla competenza dei giudici liguri sulla materia specifica e sulla pianificazione faunistico territoriale anche se non vogliono arrivare a pensare che possa trattarsi di viscerale contrarietà nei confronti della loro attività o, ancor peggio, di un radicato estremismo eco-ambientale.
In conclusione però ci si è trovati di fatto di fronte allennesimo stravolgimento di una posizione assunta dal Tar Liguria in materia di caccia proprio nel giorno in cui lo stesso Tar ribadiva la sospensiva sulla delibera del prelievo in deroga di storno e fringuello, protraendo il divieto di caccia a tali specie in opposizione alla legge regionale in vigore.
Per i giudici del Consiglio di Stato sono infatti ritenuti legittimi, se ci fosse ancora bisogno di ribadirlo, i campi addestramento cani anche permanenti sul territorio e laddestramento cani con abbattimento anche fuori dai periodi di caccia.
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