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«Non mi piace questa B È un torneo scarso con un grande Novara»

Scusi Novellino, che fine ha fatto? Dal novembre 2009 è sparito?
«Aspetto la chiamata giusta. Intanto studio inglese e mi documento seguendo di persona in Inghilterra allenamenti e partite. Qui in Italia vanno di moda i soliti nomi e non si guarda il percorso dei singoli allenatori».
Dia allora i voti alla serie B, un campionato che lei conosce bene.
«Non è un grande torneo, non si è visto tanto e l’unica novità è il Novara. La classifica non è ben assestata perché nel ritorno qualcuno pagherà la lunghezza e la durezza della B».
Parta dalle conferme.
«A Siena e Atalanta, naturali favorite, do un 7 perché sono attrezzate per la A. I toscani però devono dare qualcosa di più mentre i bergamaschi, deludenti finora, hanno troppi alti e bassi, soffrono di problemi tattici e devono imparare a giocare col rombo. Doni è un trascinatore, ma quando manca la squadra si perde. La Reggina merita 6,5: buono l’allenatore Atzori e bene i giovani Viola e Rizzo. Ma 6,5 lo merita anche l’Albinoleffe perché Mondonico è una sicurezza».
E le sorprese?
«Il Novara merita 10 proprio perché nessuno se l’aspettava. Gioca meglio di tutti ed è anche una conferma, perché il gruppo è rimasto quello della Prima Divisione e i meccanismi li hanno imparati a memoria. Sono contento per il mio amico Tesser (abbiamo giocato insieme a Perugia e Catania), ha un gruppo perfetto insieme da tanto, ha valorizzato il duo Gonzalez-Bertani e fa giocare bene col rombo. Questo Novara non è una meteora, tutt’altro. Al Varese do 8,5 perché è un signor gruppo (anche loro insieme dalla C) senza prime donne, fanno un 4-4-2 perfetto ed è bravo Sannino a tenerli sulla corda e concentrati. Apprezzo anche il lavoro di Castori che nell’Ascoli, tra tante difficoltà societarie, sta tenendo una bella andatura».
Le delusioni?
«Il Torino in primis, do 6, ma i problemi tecnici sono sempre irrisolti. È Bianchi-dipendente e poi è partito con Sgrigna esterno con un 4-2-3-1 che lo penalizza perché è una seconda punta. Gasbarroni ha grandi qualità tecniche, ma è troppo fragile fisicamente. Stesso voto all’Empoli che, partito bene, poi si è perso; al Crotone, dove non ho capito il cambio Menichini-Corini e anche al Padova che potrebbe dare di più con la coppia Succi-Di Gennaro. Al Modena assegno un 5, mentre 4 se lo merita il Sassuolo, una autentica frana vista la valenza societaria. Forse i giocatori hanno raggiunto il massimo e sarebbe stato necessario un cambio generazionale».


Salva qualche personaggio?
«Mi piacciono il 20enne attaccante empolese Fabbrini e poi l’allenatore varesino Sannino, davvero un grande».
Nient’altro?
«È un campionato mediocre, con tante comprimarie, si salva solo il Novara. Il resto è una zona d’ombra totale».

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