da Genova
Il carabiniere lo ha fatto negli anni più difficili, al fianco del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di cui era il braccio destro. Lo «sceriffo» lo avrebbe potuto fare una volta andato in pensione, lui stesso diventato generale, quando Genova lo ha chiamato a fare il comandante della polizia municipale. Il corpo dei vigili che portavano la pistola e che tutti già volevano in prima linea contro la criminalità. Nicolò Bozzo è sempre stato un precursore. Ma stavolta va controcorrente. I sindaci che vogliono i superpoteri per dare sicurezza ai cittadini proprio non lo convincono.
Non crede ai sindaci-sceriffi?
«Macché, sono assolutamente contrario».
Il suo è un no e basta?
«Il motivo è semplice, i poteri devono essere ben distinti. Quelli di polizia giudiziaria restino alle forze dellordine. La polizia municipale ha altri compiti, che sono indicati dal codice approvato nell86».
Ma in fondo i comuni hanno già poteri di polizia giudiziaria?
«Sì, è vero. La legge li prevede già. Ma vanno usati in materie di specifica competenza. La polizia municipale deve occuparsi del codice della strada, ma anche della tutela dellambiente e della polizia annonaria».
E perché, se la legge glielo lascerebbe fare, i sindaci non dovrebbero fare sicurezza?
«Perché prima di far fare ad altri gli sceriffi, il governo dovrebbe pensare a non tagliare gli organici a chi sa già fare questo mestiere».
È una questione di capacità?
«Certo. Laddestramento è fondamentale. E comunque la polizia giudiziaria è un altro compito. Piuttosto, perché dobbiamo mandare i nostri uomini in giro per il mondo a insegnare il mestiere alle giovani polizie?».
Lo dica lei.
«Il principio è giusto, ma non il modo di attuarlo. Abbiamo tanti centri di addestramento validi in Italia. E allora invitiamo qui gli aspiranti poliziotti di altri Paesi a imparare. Ma riportiamo in Italia tutti i nostri addestratori. Non sprechiamo risorse».
Insomma, più polizia, carabinieri e finanza in campo? In strada?
«Certamente. I superpoteri dei sindaci sceriffi non servirebbero più. In questo ultimo mese ho girato molto nel Nord Ovest e non ho visto pattuglie in giro. Né polizia, né carabinieri».
La sua ricetta?
«Ci raccontano un sacco di storie, a cominciare dal ministro dellInterno. Ma vadano in strada a vedere come stanno davvero le cose. E per dare più sicurezza non facciano più tagli a chi difende la sicurezza».
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