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Non solo Saura: la Spagna svela i suoi talenti cinematografici
Francesca Scapinelli
Il cinema spagnolo oggi? Almodóvar, certo, ma non solo. Tuttattorno al grande Pedro cè una costellazione di registi poco noti da noi ma affermati nel loro Paese. A questi è dedicata la rassegna «El nuevo cine español», al via questa sera alle 21 al cinema Trevi con un film da alcuni definito come «spanish psycho», Las horas del día del cineasta Jaime Rosales, che incontra il pubblico prima della proiezione e rifletterà sulla coesistenza, nella società contemporanea, di «sicurezza, agio e violenze».
Così linaugurazione ufficiale, ma saranno due altre proiezioni ad aprire già nel pomeriggio la manifestazione voluta da 4 archivi nazionali (Centro sperimentale di cinematografia-Cineteca nazionale, Cineteca del Comune di Bologna, Museo nazionale del cinema e Cineteca italiana) con lIstituto Cervantes e il Ministerio de Asuntos exteriores de España. Si parte alle 17 con Smoking room, di Julio Wallovits e Roger Gual, seguito alle 19 da El jardín de las delicias, di un autore che è ormai unicona del cinema iberico, Carlos Saura. Particolarità della rassegna è infatti quella di procedere lungo due filoni: da un lato lomaggio al maestro, quel Saura che più ha contribuito ad accompagnare il cinema spagnolo dalla stagione del franchismo alla democrazia; dallaltro, le opere prime e seconde di giovani autori, inedite in Italia. Dodici film di Sauria e altrettanti di nuovi talenti, per un totale di oltre cento proiezioni che da Roma si sposteranno a Milano, Bologna e altre città del Nord. «Due modi di fare cinema messi allo specchio», spiega Domenico Monetti della Cineteca nazionale cinema Trevi.
Tra i titoli di Saura in programma, si segnalano La prima Angélica (domani, ore 17), La caza (18 aprile, ore 21). È di Fernando León de Aranoa, invece, Barrio, un film sul disagio giovanile, sulla crescita, le partenze e le separazioni (domani alle 19). Si intitola Solas il lungometraggio di Benito Zambrano sulla solitudine di tre personaggi, accomunati dallo squallore della periferia in cui vivono (18 aprile, ore 19); si rivolge a «chi ancora crede che larte possa cambiare il mondo», poi, Noviembre, diretto da Achero Mañas (19 aprile, ore 19). «Carlos Sauria y el nuevo cine español» proseguirà fino al 23 aprile, per lasciare spazio (dal 26 al 28 aprile) a una mini-rassegna sulla neo nouvelle vague di Arnaud Desplechin.
Cinema Trevi - Cineteca nazionale, vicolo del Puttarello 25. Ingresso 4 euro, ridotto 3 euro. Per informazioni: 06.72294301.
Il cinema spagnolo oggi? Almodóvar, certo, ma non solo. Tuttattorno al grande Pedro cè una costellazione di registi poco noti da noi ma affermati nel loro Paese. A questi è dedicata la rassegna «El nuevo cine español», al via questa sera alle 21 al cinema Trevi con un film da alcuni definito come «spanish psycho», Las horas del día del cineasta Jaime Rosales, che incontra il pubblico prima della proiezione e rifletterà sulla coesistenza, nella società contemporanea, di «sicurezza, agio e violenze».
Così linaugurazione ufficiale, ma saranno due altre proiezioni ad aprire già nel pomeriggio la manifestazione voluta da 4 archivi nazionali (Centro sperimentale di cinematografia-Cineteca nazionale, Cineteca del Comune di Bologna, Museo nazionale del cinema e Cineteca italiana) con lIstituto Cervantes e il Ministerio de Asuntos exteriores de España. Si parte alle 17 con Smoking room, di Julio Wallovits e Roger Gual, seguito alle 19 da El jardín de las delicias, di un autore che è ormai unicona del cinema iberico, Carlos Saura. Particolarità della rassegna è infatti quella di procedere lungo due filoni: da un lato lomaggio al maestro, quel Saura che più ha contribuito ad accompagnare il cinema spagnolo dalla stagione del franchismo alla democrazia; dallaltro, le opere prime e seconde di giovani autori, inedite in Italia. Dodici film di Sauria e altrettanti di nuovi talenti, per un totale di oltre cento proiezioni che da Roma si sposteranno a Milano, Bologna e altre città del Nord. «Due modi di fare cinema messi allo specchio», spiega Domenico Monetti della Cineteca nazionale cinema Trevi.
Tra i titoli di Saura in programma, si segnalano La prima Angélica (domani, ore 17), La caza (18 aprile, ore 21). È di Fernando León de Aranoa, invece, Barrio, un film sul disagio giovanile, sulla crescita, le partenze e le separazioni (domani alle 19). Si intitola Solas il lungometraggio di Benito Zambrano sulla solitudine di tre personaggi, accomunati dallo squallore della periferia in cui vivono (18 aprile, ore 19); si rivolge a «chi ancora crede che larte possa cambiare il mondo», poi, Noviembre, diretto da Achero Mañas (19 aprile, ore 19). «Carlos Sauria y el nuevo cine español» proseguirà fino al 23 aprile, per lasciare spazio (dal 26 al 28 aprile) a una mini-rassegna sulla neo nouvelle vague di Arnaud Desplechin.
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