«La nostra sanità sia da modello per le altre regioni»

«La Lombardia, come altre regioni virtuose, ha portato in pareggio i propri conti nella sanità. Credo che questa sia la strada da seguire per tutte le altre». Questa la ricetta suggerita dal governatore Roberto Formigoni per contenere i costi della sanità senza dover ricorrere ai tagli indiscriminati annunciati nei giorni scorsi. «I prossimi giorni saranno quelli del confronto tra Regioni e Governo sul finanziamento del Fondo sanitario nazionale. Siamo pronti a un confronto serio, speriamo e crediamo che l’esecutivo abbia lo stesso atteggiamento».
Sull’eventualità che l’incontro si tramuti in uno scontro tra istituzioni, il governatore della Lombardia auspica una mediazione. «I numeri sono numeri, il costo della sanità in Italia ha delle cifre di incremento che sono in linea con quelle degli altri Paesi europei o mondiali. Si tratta solo di vedere insieme dove si può risparmiare, senza toccare la cura dei malati, ma intervenendo su eventuali sacche di diseconomicità», conclude.
Sul tema dei tagli alla sanità proposti dal governo alle regioni, il governatore aveva già parlato di misure «insostenibili». «Come regioni - aveva detto nei giorni scorsi - abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti». I quali hanno comunque assicurato che non procederanno con decisioni unilaterali.

Il presidente della Lombardia ha, quindi, espresso la propria preoccupazione per una misura che, se inserita nella legge Finanziaria, danneggerebbe «anche i malati delle regioni più virtuose». Posizione non isolata la sua, ma condivisa dai responsabili di tutte le Regioni e delle Province autonome.

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