Da Notre Dame a San Lorenzo per il battesimo dell’organo

Questa sera il concerto del musicista Olivier Latry sullo strumento restaurato

Da Notre Dame a San Lorenzo per il battesimo dell’organo

Franco Crosiglia

«Le melodie dell’organo sono un mezzo per elevare il pensiero e il cuore al Signore»: con queste parole monsignor Mario Grone, preside del Capitolo della cattedrale, introduce un appuntamento d’eccezione questa sera alle 21 all’insegna della grande musica e della fede. Olivier Latry, organista titolare di Notre-Dame a Parigi e uno dei maggiori musicisti contemporanei, inaugurerà l’organo della cattedrale di San Lorenzo dopo la conclusione dei lavori di ristrutturazione dello strumento costruito nell’Ottocento da Camillo Guglielmo Bianchi. Il concerto sarà preceduto dalla benedizione dello strumento da parte del Cardinale Tarcisio Bertone che per l’occasione reciterà una speciale orazione.
Ci sono voluti quasi due anni di lavori e oltre 350 mila euro - messi a disposizione dalla Compagnia San Paolo e dalla Conferenza Episcopale Italiana grazie ai contributi dell’otto per mille - per portare a termine il lavoro di ristrutturazione dei due organi della cattedrale composti da oltre 6000 canne e 67 registri. Lavori eseguiti dalla ditta dai fratelli Marin, maestri organari eredi della scuola dello stesso Guglielmo Bianchi che continuano da generazioni l’attività nel laboratorio di Murta a Genova Bolzaneto.
Si è trattato di un restauro realizzato all’insegna della tradizione ma che ha fatto ricorso anche alle più moderne tecnologie, spiega il musicologo Giancarlo Bertagna (uno dei massimi studiosi dell’arte organaria che per l’occasione ha pubblicato il trattato Gli organi della cattedrale di San Lorenzo a Genova. 1391 - 2005): «Si è proceduto al mantenimento e al restauro delle pregevoli canne originali del Bianchi ed è stato completato il quadro sonoro impiegando gli ultimi ritrovati in fatto di trasmissione elettronica a distanza. In tal modo sono stati eliminati gli inconvenienti causati dalla preesistente trasmissione elettrica».


Un miglioramento sonoro e tecnico che potrà essere verificato questa sera con Latry che alla consolle a quattro tastiere eseguirà un programma che spazierà lungo tre secoli di musica, da Johann Sebastian Bach a Olivier Messiaen (oltre a César Frank, Louis Vierne, Maurice Duruflé e Alain). Famoso anche per le sue capacità di improvvisazione Latry concluderà la serata con due improvvisazioni su temi musicali proposti al momento.

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