Sabato e domenica prossimi sarà tempo di «Movida anni 70», uniniziativa del Comune, che ha organizzato un lungo weekend ricchissimo di eventi, tra concerti, mostre, spettacoli, esposizioni, videoinstallazioni, solo per citare alcune proposte, interamente dedicate allatmosfera di quel decennio. Ma come la mettiamo con la nuova legge che vieta la vendita di alcool dalle 2 di notte in poi?
Sono settimane difficili per i locali della Milano by Night, alle prese con il calo di pubblico, personale da lasciare a casa, gente che si presenta già ubriaca, bottiglie rotte e, soprattutto, piene ma nelle macchine, portate direttamente da casa. Lassociazione Pubblici esercizi associati corso Como Milano, in collaborazione con Marco de Padova del «Dom cafè» - Presidente dellAssociazione - organizza, il 27 ottobre, una serata dedicata alla musica 70s, con due consolle da dj davanti al «Dom cafè» e al «Pixel», quadri dellartista designer Alex Turco e divertimento targato corso Como, ma i problemi restano. Qualcuno, tra i commercianti delle notti milanesi, minaccia: «Come segno di protesta siamo pronti a chiudere alle 2».
«Siamo tutti arrabbiatissimi - sottolinea De Padova -, il lavoro è in calo, abbiamo iniziato a lasciare a casa il personale ma il problema non si risolve così, la gente beve lo stesso, tanto e soprattutto male. Prima i cocktail erano dosati, ora, invece, il pubblico esce dalla discoteca con i bicchieri e si carica di alcool. Abbiamo perso non solo le consumazioni alcoliche, ma anche quelle analcoliche, la gente non consuma più comunque e non entra dopo le 2 di notte. Il week end del 27 e 28 ottobre sarà un fine settimana normale, come tanti altri».
Anche Paolo Ottaviani del «Pixel» si dice daccordo. «Per il 27 e 28 ottobre il nostro investimento sarà limitato, proporremo musica anni 70, ma il nostro guadagno non sarà diverso dagli altri week end, secondo me ci sarà meno gente del solito».
Roberto Contaldo del «Gasoline» di via Bonnet organizzerà un sabato «Next», dedicato alle nuove tendenze musicali del momento con due dj tedeschi. «Negli anni 70 il proibizionismo non cera, una situazione di questo tipo crea ostacolo alla libertà di una festa che andrebbe vissuta con più coerenza. Lalcool fa male se utilizzato male, ognuno si regolerà di conseguenza, a coscienza e secondo la propria educazione, come dovrebbe essere per qualsiasi altro mezzo. Lalcool - conclude Contaldo - è come una macchina potente; posso andare a 200 allora, basta schiacciare l'acceleratore, ma è la cura personale a porre la differenza.
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