Le donne del volley sono davanti allo specchio, a provare le divise ufficiali con cui sfileranno ai Giochi di Pechino. Gli uomini non sono nemmeno passati dal sarto: il biglietto per le Olimpiadi devono ancora conquistarlo. E così, stasera a Catania, scatta il torneo di prequalificazione ai Giochi, primo esame per la nazionale di Andrea Anastasi, tornato al timone azzurro in ottobre, dopo la fine dellera Montali. Al via sei squadre divise in due gruppi: con noi il poco noto Montenegro e la Croazia (battuta 3-1 allEuropeo in settembre); dallaltra parte Olanda, Grecia e Romania. Girone di sola andata, semifinali incrociate sabato, finale domenica. Possiamo e dobbiamo vincere, è lunico modo per accedere al torneo di qualificazione olimpica, a Smirne, in Turchia, dal 7 al 13 gennaio. Anche lì, un solo pass per Pechino in palio.
Anastasi ha cambiato metà squadra rispetto allEuropeo con Montali ma il materiale umano per rivoluzioni-lampo non cè. Cinque dei sei rimasti, Cernic, Cisolla, Mastrangelo, Tencati e Fei, sono in sestetto base (lultimo confermato è Perazzolo) e le novità sono sotto il segno dellesperienza: Meoni in regia al posto di Vermiglio, poi Bovolenta e Zlatanov. La sorpresa è il libero Manià, nel 2006 in A2, lunico baby il ventenne Martino, esplosivo figlio darte.
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