Una nuova Natascha negli Usa: rapito 4 anni fa, trovato per caso

I poliziotti cercavano un altro bimbo scomparso da pochi giorni

da Washington

Cercavano un bambino rapito e ne hanno trovati due. La scoperta del rifugio dove era tenuto prigioniero un ragazzino di 13 anni, scomparso da cinque giorni a Beauford nel Missouri, ha permesso alla polizia di liberare anche Shawn Hornbeck, un ragazzo di 15 anni sequestrato il 6 ottobre del 2002 a Richwood, a circa 60 chilometri da Beauford. Il rapitore, Micheal Devlin, di 41 anni, non ha precedenti penali. Lavora come manager alla Pizzeria Imo di St Louis e occasionalmente fa i turni come centralinista notturno per un’impresa di pompe funebri. Devlin è stato incriminato per rapimento aggravato e arrestato con una cauzione di un milione di dollari.
William Ownby, detto Ben, è stato ritrovato a Kirkwood, alla periferia di St Louis, grazie a un suo compagno di scuola che lunedì pomeriggio aveva visto un furgone avvicinarsi al ragazzino. I due bambini erano appena scesi dallo scuolabus e si stavano dirigendo verso le rispettive case. «Ho notato un furgone bianco che andava nella direzione di Ben - ha raccontato il bambino - e a un certo punto ho udito una forte accelerata. Mi sono voltato e Ben non c’era più». Controlli e perquisizioni hanno permesso di rintracciare alla periferia di St Louis un furgone parcheggiato che corrispondeva alle caratteristiche descritte dal compagno di Ben. Da lì, gli investigatori sono poi risaliti al proprietario. Nel prendere la parola per annunciare il ritrovamento dei due ragazzi, lo sceriffo Gary Toelke ha esordito: «Abbiamo da darvi una notizia buona e una incredibile». «Ci sono ancora tante cose da scoprire - ha poi aggiunto -. Secondo la testimonianza dei vicini, Shawn non ha mai tentato di fuggire. Addirittura è stato visto piantare una tenda nel cortile con l’aiuto del suo rapitore».
«I due ragazzi - ha raccontato il portavoce del Cardinal Glennon Children Hospital dove Ben e Shawn sono stati ricoverati - non presentano segni di maltrattamenti o abusi. Sono allegri e felici di poter riabbracciare i genitori». La mamma e il patrigno di Shawn, Pam e Craig Akers, hanno passato gli ultimi cinque anni a cercare il figlio rapito. Craig aveva addirittura lasciato il lavoro di consulente di software per dedicarsi a tempo pieno alla fondazione intitolata al figliastro scomparso. Quando ha visto la mamma Shawn non ha detto nulla, si è limitato a sorridere lasciandosi abbracciare. «È un miracolo - ha detto piangendo Pam Akers -. Mio figlio è cresciuto tanto, ma per me è ancora il bambino di 11 anni che temevo di non vedere mai più». Uno zio di Ben Ownby, Loyd Baile, ha raccontato che il ragazzino era fuori di sé dalla gioia di poter riabbracciare i genitori: «Quando ci ha visti aveva gli occhi che brillavano come un dollaro d’argento». Il bambino - ha raccontato lo zio - era affamato. E ha divorato panini e brioche portati dallo sceriffo.
Per cercare Ben, boy scout e scolaro esemplare con una pagella piena di bei voti, la polizia del Missouri ha impiegato non soltanto agenti e volontari, ma anche uomini a cavallo che hanno setacciato le colline per 100 chilometri. Nessuno avrebbe mai immaginato che il ragazzino fosse stato portato in città e tenuto «prigioniero volontario» in un appartamento da dove sia lui sia Shawn avrebbero potuto allontanarsi, visto che il loro rapitore era quasi sempre assente.

Su quest’ultimo ci sarà molto da scoprire. «Deve pagare per quello che ha fatto - hanno detto i genitori di Shawn -. Ci ha rubato quattro anni di vita. Si tratta di anni irrecuperabili. Per Shawn sono anni di innocenza e di gioventù che non ha goduto».

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