Anche la nuova sede del Milan è pronta per aprirsi ai tifosi e agli ospiti. «In via Turati abbiamo lasciato il cuore ma avevamo bisogno di questi spazi e di queste dimensioni per crescere» la spiegazione didascalica di Barbara Berlusconi che ieri mattina ha presentato alla stampa e alle tv i tre piani di via Aldo Rossi, scortata nell'occasione dall'architetto Fabio Novembre che ha firmato gli interni e da Japp Kalma, da qualche settimana responsabile del settore marketing. I 9000 metri quadrati (la cifra investita nell'affitto sfiora i 2 milioni di euro l'anno) non sono soltanto uffici, saloni, terrazze. Diventeranno un punto di riferimento per il mondo rossonero e non solo. Perché saranno impreziositi da una piazza (25 mila mq le dimensioni) realizzata all'interno del quartiere del Portello dove si trova la torre rossonera. «Sarà il luogo dove confidiamo di festeggiare con i nostri tifosi i futuri successi del club» il pronostico di lady Barbara alla sua seconda uscita pubblica dopo quella per Fondazione Milan. La stessa piazza si trasformerà in una suggestiva curva dal colore azzurro in occasione del prossimo mondiale brasiliano. Grazie infatti al mega-schermo esterno, attualmente requisito dalle imprese di Balotelli e Kakà, sarà possibile assistere alle partite della Nazionale di Prandelli.
A maggio la nuova sede sarà aperta anche al pubblico e ai tanti visitatori stranieri, specie giapponesi, che hanno già fatto richiesta. Sarà possibile visitare il museo intitolato «mondo Milan» dotato di modernissime tecnologie grazie alla collaborazione con Google (agli ospiti sarà fornito un braccialetto capace di tradurre in diverse lingue le scritte e le indicazioni) oltre che dei cimeli storici. Preparato un percorso suggestivo con una galleria dei Campioni e dei Palloni d'oro: sono stati selezionati i 100 più importanti esponenti della storia milanista, dal trio svedese Gre-No-Li a Rivera e Franco Baresi, agli olandesi Gullit, Van Basten e Rijkaard fino a Kakà. Non potevano mancare la biglietteria, il mega-store (saranno venduti prodotti in esclusiva più le maglie di tutti i tempi) e il ristorante che si chiamerà «cucina Milanello» per richiamare la qualità riconosciuta ai cuochi del collegio rossonero. Rimarrà aperto dalle 8 del mattino alle 24 e si potrà cenare in compagnia di Seedorf e dei calciatori del Milan. La previsione è impegnativa nelle parole di Japp Kalma: «Stimiamo nel primo anno di riuscire a toccare la cifra di 150 mila presenze, niente in confronto al milione di visite realizzate dalla sede del Barcellona ma contiamo di piazzarci tra le prime 10 attrazioni della città». Nuove sede vuol dire anche allargare la platea dei collaboratori del Milan. «Avevamo bisogno di spazi grandi per crescere e fare nuove assunzioni» è stato uno dei passaggi chiave dell'intervento di Barbara Berlusconi.
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