La nuova tigre della Malesia è verde, intelligente e non si chiama Sandokan

Putrajaya è un piccolino gioiellino tecnologico in mezzo a laghi e orti botanici. Il governo da anni l'ha scelta per decentrare la sua burocrazia ma con l'obiettivo di farla diventare nei prossimi anni la nuova capitale. Lei intanto cresce. E promette di diventare ancora più bella

Dal 2001 comanda Putrajaya. L'hanno costruita a sud di Kuala Lumpur, ed è un piccolo gioiellino tecnologico, una città del futuro che verrà. A Putrajaya il governo usa internet per gestire i rapporti interni con i cittadini, tutti in possesso di una carta d'identità virtuale che funziona anche come passaporto e tessera sanitaria. Tanto per dirne una: i malesi la usano per avere accesso alle tele-consultazioni con i medici del Paese.
Ma oltre che come città intelligente e telematica, Putrajaya è stata voluta e creata anche come una città giardino. Vive all'interno di un'enorme area verde, dove è stato inventato un lago artificiale in cui confluiscono cinque fiumi, la colorano il giardino botanico Taman Wetlands, con cinquanta specie di alberi, il Taman Botani con settecento specie di piante tropicali provenienti da novanta differenti Paesi del mondo. Centro vitale di Putrajaya è la Dataran Putra, la super piazza affacciata sul lago dove si trova anche la Putra Mosque, una moschea colossale e un minareto di centosedici metri di altezza, ispirato alla Sheikh Oman Mosque di Bagdad.
La nuova tigre della Malesia è stata progettata nel 1980, le hanno imposto il nome di Tunku Abdul Rahman Putra Alhaj, il primo ministro che ha guidato il Paese all'indipendenza, e presto o tardi vuole prendere il posto di Kuala Lampur come capitale.

La città comunque non è finita qui: è ancora nell'età dello sviluppo e deve ancora crescere. Entro il 2012 è previsto che arrivi a coprire un'area di più di cinque milioni di metri quadrati. Un mostro di intelligenza. Nemmeno Sandokan si sarebbe mai sognato tanto.

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