Wellington - Il centro per gli allerta Tsunami del Pacifico ha cancellato l’allarme per un’onda anomala dopo il terremoto di magnitudo 7.8 registrato al largo delle coste della Nuova Zelanda. Le onde generate dal sisma, ha detto il centro di monitaraggio, sono alto poco meno di venti centimetri quindi non destano preoccupazione.
Una terza scossa Il terremoto si è fatto sentire ancora nell’Oceano tra Australia e Nuova Zelanda. Si tratta della terza scossa, pari a 6,5 gradi sulla scala Richter. Il primo era stato di 7,8 gradi e il secondo di 6,1. Le autorità di Wellington hanno riferito di danni di lieve entità sulla terra ferma.
Australia Il governo australiano ha diffuso un allerta tsunami per gran parte della sua costa orientale, compresa Sydney. Secondo l’ufficio metereologico australiano sono a rischio gli stati del Nuovo Galles del Sud, di Victoria, l’isola di Tasmania, Norfolk Island e Lord Home Island.
Epicentro in mare L'epicentro della scossa di terremoto è stato localizzato in mare: secondo gli esperti del servizio geologico degli Stati Uniti è stato localizzato a circa 160 chilometri ad ovest della città di Invercargill, sulla South Island. Poco dopo il terremoto, registrato alle 11.
22 ora italiana, il bollettino del centro allerta tsunami con sede alle Hawaii ha annunciato: "Un terremoto di questa entità ha il potenziale di generare uno tsunami distruttivo che può colpire le coste nella regione vicino all’epicentro, nel giro di pochi minuti o ore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.