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Nuovi scontri in Nigeria, strage: 100 morti

I nomadi Fulani, musulmani, hanno attaccato un villaggio cristiano vicino a Jos sparando in aria far uscire la gente dalle case. Chi fuggiva è stato inseguito e ucciso a colpi di machete. A Jos, lo scorso gennaio, centinaia di persone avevano perso la vita in violenze interreligiose e interetniche

Nuovi scontri in Nigeria, strage: 100 morti

Jos - Ancora una strage, più di cento persone morte negli scontri di tra pastori nomadi musulmani e abitanti di un villaggio cristiano non lontano dalla città di Jos, nel centro della Nigeria. Gli abitanti del villaggio di Dogo Nahawa, a sud di Jos, hanno raccontato che i nomadi Fulani hanno attaccato scendendo dalle colline intorno alle 3 della notte, sparando in aria per spaventare le persone e farle uscire dalle case. Tutti quelli che fuggivano, uscendo all'aperto, veniva inseguiti e uccisi a colpi di machete.

Proprio a Jos, lo scorso gennaio, centinaia di persone avevano perso la vita in violenze interreligiose e interetniche. Nel villaggio attaccato la notte scorsa, secondo un giornalista della Reuters, almeno un centinaio di cadaveri erano stamane ammassati all'aperto. Altre persone, alcune ustionate, altre mutilate dai machete, sono state portate in due ospedali della zona. Secondo fonti ufficiali che hanno chiesto l'anonimato i villaggi attaccati sarebbero tre.

In gennaio quattro giorni di scontri tra bande di giovani armati di machete, coltelli e armi da fuoco avevano causato la morte di centinaia di uomini, donne, bambini a Jos, la città capoluogo dello stato di Plateau, una sorta di incrocio obbligato tra il nord (musulmani maggioritari e sempre più orientati verso l'integralismo) e il sud (cristiani prevalenti) della Nigeria.

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