Fra le proteste degli indignati e nuovi scioperi, la Grecia mette mano al nuovo programma di austerity e procede con le massicce privatizzazioni indispensabili per sbloccare i nuovi aiuti. Intanto continua il braccio di ferro su come gestire il debito greco, con Fmi e Banca centrale europea che tornano a smentire la ristrutturazione, mentre la stampa parla di un piano segreto che prevede il default sul debito ellenico. Riunito in un consiglio dei ministri cruciale sul programma economico triennale che imporrà nuove misure per reperire 6,43 miliardi, l’esecutivo guidato da George Papandreou oggi ha dato il via libera alla cessione del 10% della compagnia telefonica Ote a Deutsche Telekom. I 400 milioni che ne deriveranno sono solo una parte dei 50 miliardi di euro di privatizzazioni anticipate su richiesta della «troika» Ue-Fmi-Bce, che la scorsa settimana ha sbloccato i 12 miliardi della quinta ed ultima tranche del prestito da 110 miliardi.
A Lisbona il centrodestra guidato dal leader del Psd Pedro Passos Coelho ha brutalmente messo fine al «socratismo» con una vittoria senza appello - ha staccato il Ps di 10 punti, 38,6% a 28,1% - e con un en-plein istituzionale senza precedenti. Per la prima volta dalla «rivoluzione dei garofani» che nel 1974 rovesciò il dittatore Caetano, il centrodestra ha ora tutti i poteri.
Una situazione senza precedenti che dovrebbe garantire al nuovo premier portoghese le migliori condizioni possibili per pilotare il paese fuori dalla gravissima crisi attuale, la peggiore dalla fine della dittatura, attraverso le «forche caudine» imposte da Ue e Fmi in cambio del salvataggio finanziario da 78 miliardi di euro di Ue e Fmi chiesto da Lisbona per evitare la bancarotta. Il leader Coelho intanto ha già assicurato: «Restituiremo il prestito».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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