Il Nuovo Psi torna al socialismo liberale

Finalmente il nuovo Psi è tornato alla sua giusta normalità democratica, in piena alleanza e solidarietà politico-programmatica con la Casa delle libertà, dopo lo strappo di De Michelis, Del Bue e Battilocchio. I tre personaggi, da parecchio tempo a questa parte, guardano con interesse allo Sdi di Boselli e alla sua progettata costituente - che altro non è che un riavvicinamento ancor più stretto alla sinistra - tradendo di fatto i principi ispiratori del Psi. Per fortuna al congresso del Midas che si è concluso di recente a Roma - e dove spiccava la deliberata assenza del segretario Gianni De Michelis - l’identità del Psi è stata affermata in modo inequivocabile.

I compagni veramente liberalsocialisti craxiani, Stefano Caldoro (nuovo segretario) e l’onorevole Lucio Barani, hanno infatti rotto con i filocomunisti e posto il Npsi sulle antiche basi del socialismo liberale, come fu già indicato a suo tempo, con molta avvedutezza e lungimiranza, dal compianto segretario e presidente socialista, Bettino Craxi. Adesso i veri socialisti del Psi possono guardare al futuro con più tranquillità, certi di non doversi mai confrontare con alleati che non condividono la loro ispirazione liberale.

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