Un nuovo scalo turistico nel segno di Cavour

Un nuovo scalo turistico nel segno di Cavour

Lo vogliono chiamare Cavour in onore del conte Camillo Benso che ne volle la costruzione nella seconda metà dell'Ottocento: a Santa Margherita si alzano i veli sul progetto del porto presentato dall'Associazione temporanea d'imprese che riunisce alcuni imprenditori nautici sammargheritesi. Il «Porto Cavour» si contrappone all'intervento ideato dalla Santa Benessere & Social: nel nome scelto c'è un filo rosso che lega passato, presente e futuro. Un'alternativa che, partendo dal riordino e dall'innovazione della struttura esistente, si pone l'obiettivo della messa in sicurezza, dell'ammodernamento e della ricollocazione razionale dei pescherecci e delle realtà imprenditoriali già attive nell'area; il tutto cercando di salvaguardare il paesaggio e l'identità del borgo. Tocca ai progettisti Stefano Scorza e Paolo Noce illustrare i dettagli. I posti barca in più saranno 59: 35 destinati al transito e 24 ai residenti. La richiesta di concessione demaniale sarà di 49 anni, quasi la metà rispetto ai 90 pretesi dalla società dell'amministratore delegato Giannantonio Bandera; minore anche l'investimento, intorno ai 20 milioni di euro. Le opere di difesa verranno adeguate anche con un prolungamento di 50 metri del «molo Maloncello». Novità importanti anche per la Casa del Mare: «Il nostro obiettivo è trasformarla in uno Yacht club di prestigio» osserva Michele Vernazza, socio dell'Ati. Anche l'area dell'ex cantiere Spertini cambierà volto: oltre ad un centro polivalente orientato al benessere, saranno creati spazi dedicati alla didattica.

Nelle intenzioni dei progettisti ci sono una spiaggia libera e un piano interrato con 54 posti auto pertinenziali; lo stesso numero di parcheggi che verrà ricavato in prossimità di piazzale Cagni, zona in cui sorgerà anche una piattaforma per l'elisoccorso. Ad oggi gli occupati stabili nel porto sammargheritese sono 170. La sfida alla Santa Benessere & Social è già stata lanciata.

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