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Obama da Benedetto XVI: "Ridurrò gli aborti"

Il presidente Usa ricevuto in Vaticano per la prima visita ufficiale del suo mandato: "Ci aspettiamo una relazione molto forte con lo Stato pontificio". Il Papa a Obama dopo 40 minuti di colloquio privato: "Prego per lei. Rispettare il diritto all'obiezione di coscienza in difesa della vita"

Obama da Benedetto XVI: "Ridurrò gli aborti"

Città del Vaticano - Un appuntamento storico. Con la moglie e le figlie al suo fianco il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, incontra papa Benedetto XVI. Quaranta minuti di colloquio. Poi, in chiusura, il saluto del Pontefice: "Prego per lei". Soddisfatto il presidente americano: "Ci aspettiamo una relazione molto forte".

Difesa della vita Poi una puntura di spillo da parte del Papa sull'aborto e le ricerche sulle staminali. Benedetto XVI ha ricordato al presidente degli Stati Uniti che "la difesa e la promozione della vita e il diritto all’obiezione di coscienza rappresentano questioni che sono nell’interesse di tutti e costituiscono la grande sfida per il futuro di ogni nazione e il vero progresso dei popoli". Obama ha promesso personalmente al Papa di impegnarsi a ridurre il numero degli aborti negli Stai Uniti. Lo ha riferito in un briefing ai giornalisti padre Federico Lombardi, portavoce vaticano.

Medio Oriente Sulla pace in Medio Oriente c’è una "convergenza di vedute tra le idee di Obama e la visione della Chiesa" e in particolare sulla "soluzione dei due Stati" e l’arresto dei nuovi insediamenti, "anche con l’impegno a far sì che l’impegno per la pace sia concreto" da parte di Israele ma anche dei palestinesi e degli Stati arabi. Lo ha detto padre Lombardi commentando questo aspetto dei colloqui tra il Papa e il presidente Obama. Nell’ambito del "comune impegno per la pace" si è parlato anche del ruolo dell’educazione. "Anche in situazione di gravi tensioni e conflitti - ha detto - la soluzione a lungo termine è in una educazione di base a una nuova mentalità e a nuovi atteggiamenti". In questo contesto è stato toccato "nel suo rilievo" anche il "ruolo della chiesa con la sua presenza educativa" e il presidente Obama - ha riferito Lombardi - "ha ricordato con gratitudine il periodo della sua formazione trascorso in una scuola cattolica".

L'incontro con il Papa Con una stretta di mano calorosa il presidente degli Stati Uniti è stato accolto da Benedetto XVI. "È una grande onore per me - ha detto Obama - grazie molte". Sorridenti, uno accanto all’altro sulla soglia della Biblioteca privata pontificia, Obama e Benedetto XVI, si sono sottoposti al fuoco di fila di fotografi e cineoperatori. Sedendosi ala tavolo, il presidente statunitense ha commentato con una battuta. "Sono sicuro che lei è abituato a farsi fotografare... Anche io lo sono".

L'emozione di Michelle Michelle, first lady americana, era visibilmente emozionata quando il marito le ha presenatato il Pontefice. Abito nero e capelli raccolti in un velo nero: così Michelle Obama si è unita al marito dopo il colloquio privato in Vaticano tra il presidente Usa e il Papa. A differenza di quanto previsto, Michelle ha raggiunto il presidente Usa senza le figlie, Malia e Sasha, e senza la madre, la signora Marian Robinson.

La delegazione americana Insieme al presidente americano sono giunti in Vaticano undici membri della sua delegazione. Tra questi i consiglieri per la sicurezza nazionale Jim Jones e Denis McDonough, il consigliere David Axelrod, il capo dello staff Mona Sutphen e Robert Gibbs dell’Ufficio stampa della Casa Bianca. Manca nella delegazione l’ambasciatore statunitense presso la Santa Sede, Miguel H.

Diaz, il teologo cattolico di origini cubane, indicato recentemente da Obama la cui nomina non è ancora stata confermata dal Congresso.

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