da Milano
E diciamola tutta: Lucio Dalla è proprio lartista ideale per scrivere un inno sportivo. Nelle parole di quello che ha composto e cantato per gli atleti azzurri che si giocheranno lOlimpiade di Pechino, si leggono quegli slanci entusiasti, quelle rime incoraggianti che sono perfetti da ascoltare prima di scendere in pista e gareggiare per un primato, per un record, per una vittoria che comunque ti consegnerà alla storia. E così Dalla, che oggi presenterà la sua canzone al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha soppesato bene il suo talento prima di esser sicuro di aver centrato lobiettivo. Un uomo solo può vincere il mondo è il riassunto di uno stato danimo, il compendio calibrato di come si sente un atleta prima di concentrarsi, togliersi la tuta e iniziare la gara. «Vai, vai, vai che il tuo cuore non si ferma mai/Vai, vai, va più del vento che ti porterà».
Nella pensierosa visionarietà tipica del miglior Dalla, quello che ha fatto sognare due generazioni di italiani mescolando ordinaria quotidianità a slanci utopici o ideali degni di un poeta, ora lui canta che «In mezzo al cielo tra le stelle, la tua stella è quella là/la più lucida la più bella, è la stella della libertà». Come si deve fare con chi è in gara soprattutto con se stesso e si è preparato magari per anni a un appuntamento così importante, il riferimento è al traguardo: «Il traguardo è la tua vita/nellistante che lo supererai/È anche il tempo che ti sfida/Col cuore e la mente lo cancellerai». Insomma, un testo breve che ha colto nellobiettivo: quello di fare da colonna sonora alle imprese degli atleti che vestiranno a Pechino la maglia dellItalia.
E sarà per questo che il Coni ha già deciso che linno accompagnerà la nostra squadra anche alle Olimpiadi invernali di Vancouver del 2010. A dire il vero, lidea era venuta qualche mese fa a Radio Italia ed era subito piaciuta a Lucio Dalla, unartista che soprattutto negli ultimi anni si è dato da fare per allargare i suoi confini e spostarli sempre più in là, sempre più lontano dalla tipica, e talvolta banale, forma canzone pop. Difatti ha sperimentato lopera rileggendo la Tosca e adesso si è messo in discussione anche componendo un inno.
Una sfida importante e, se vogliamo pure difficile. Perché le parole devono essere immediate, devono scavare nel cuore, non devono lasciar spazio alla riflessione troppo accurata, troppo impegnativa. Devono diventare un trampolino dal quale decollare. «Mi auguro - ha detto lui - che questa canzone possa essere colonna sonora di tanti successi e medaglie, di tanti bei momenti di sport vero e puro. Anchio, in un certo senso, farò parte della squadra olimpica italiana».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.