Cultura e Spettacoli

Oggi Lucio Dalla presenta l’inno delle Olimpiadi

Annunciati i concerti a Casa Italia: il 26 luglio inizia Al Bano, poi Morandi, Alexia e Grandi

da Milano

E diciamola tutta: Lucio Dalla è proprio l’artista ideale per scrivere un inno sportivo. Nelle parole di quello che ha composto e cantato per gli atleti azzurri che si giocheranno l’Olimpiade di Pechino, si leggono quegli slanci entusiasti, quelle rime incoraggianti che sono perfetti da ascoltare prima di scendere in pista e gareggiare per un primato, per un record, per una vittoria che comunque ti consegnerà alla storia. E così Dalla, che oggi presenterà la sua canzone al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha soppesato bene il suo talento prima di esser sicuro di aver centrato l’obiettivo. Un uomo solo può vincere il mondo è il riassunto di uno stato d’animo, il compendio calibrato di come si sente un atleta prima di concentrarsi, togliersi la tuta e iniziare la gara. «Vai, vai, vai che il tuo cuore non si ferma mai/Vai, vai, va più del vento che ti porterà».
Nella pensierosa visionarietà tipica del miglior Dalla, quello che ha fatto sognare due generazioni di italiani mescolando ordinaria quotidianità a slanci utopici o ideali degni di un poeta, ora lui canta che «In mezzo al cielo tra le stelle, la tua stella è quella là/la più lucida la più bella, è la stella della libertà». Come si deve fare con chi è in gara soprattutto con se stesso e si è preparato magari per anni a un appuntamento così importante, il riferimento è al traguardo: «Il traguardo è la tua vita/nell’istante che lo supererai/È anche il tempo che ti sfida/Col cuore e la mente lo cancellerai». Insomma, un testo breve che ha colto nell’obiettivo: quello di fare da colonna sonora alle imprese degli atleti che vestiranno a Pechino la maglia dell’Italia.
E sarà per questo che il Coni ha già deciso che l’inno accompagnerà la nostra squadra anche alle Olimpiadi invernali di Vancouver del 2010. A dire il vero, l’idea era venuta qualche mese fa a Radio Italia ed era subito piaciuta a Lucio Dalla, un’artista che soprattutto negli ultimi anni si è dato da fare per allargare i suoi confini e spostarli sempre più in là, sempre più lontano dalla tipica, e talvolta banale, forma canzone pop. Difatti ha sperimentato l’opera rileggendo la Tosca e adesso si è messo in discussione anche componendo un inno.
Una sfida importante e, se vogliamo pure difficile. Perché le parole devono essere immediate, devono scavare nel cuore, non devono lasciar spazio alla riflessione troppo accurata, troppo impegnativa. Devono diventare un trampolino dal quale decollare. «Mi auguro - ha detto lui - che questa canzone possa essere colonna sonora di tanti successi e medaglie, di tanti bei momenti di sport vero e puro. Anch’io, in un certo senso, farò parte della squadra olimpica italiana». Intanto oggi, dopo l’incontro con Napolitano, annuncerà se anche fisicamente riuscirà a partecipare a qualcuna delle notti magiche di Pechino. A Casa Italia sono infatti previsti i concerti di alcuni cantanti: Albano il 26 luglio, Morandi l’11 agosto, Emirè il 13, Alexia il 16 e Irene Grandi infine il 23.

Insomma, manca solo lui.

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