Ogni dieci birre un cappellino

Ogni dieci birre un cappellino

(...) avranno portato all'ospedale qualche giovane in coma etilico... Ma il problema dei danni dell’alcool e dei suoi abusi, soprattutto sui più giovani, è stato archiviato in occasione della festa che si è tenuta nello scorso fine settimana, tre serate di musica, giochi e fiumi di birra per tutti. Il «leit motive» era quello di far bere più birra possibile ai villeggianti e l'invito era rivolto a tutti, dai più grandi ai piccini. Ecco così, che tra un valzer viennese ed un tango argentino, la voce metallica di un altoparlante invitava gli ospiti a tenere il sottobottiglia di cartone perché al raggiungimento del numero di 10 (uno per ogni consumazione), sarebbe stato consegnato loro un omaggio, un cappellino, una borsetta o una t-shirt con tanto di marca della birra. «Simpatica sta roba - ha esclamato Sonia, una giovane turista lombarda - ma se bevo 10 birre chi si alza per andare a ritirare il premio?». In effetti questa specie di gioco più che spingere a bere ha messo in moto una marea di bambini per tutta sera sono sgusciati tra un tavolo e l'altro alla ricerca del prezioso tagliando.
Ma c’è dipiù. Un grande cartello al centro della sala annunciava anche un ricco premio finale per i bevitori: «Chi alla fine della serata avrà raggiunto il valore più alto al test dell'alcol, vincerà una tavola di surf». E così tra i «grandi» è cominciata la sfida a colpi di birra. In poche decine di minuti i bidoni per i rifiuti traboccavano di lattine e bottigliette e la caccia all'alcol ormai era aperta. Vicino alla strada che conduceva ai servizi, più d'una persona ha notato sparuti gruppi di ragazzi e ragazze alle prese con bottiglie di vodka e whisky: «Così, commentavano, ci ubriachiamo prima».
Un gioco che però non è piaciuto a parecchie persone, compresa la famiglia Salvetti che abita a Genova ed aveva deciso di trascorrere una serata diversa: «Nessun falso moralismo - dichiara il capofamiglia mentre alquanto contrariato abbandona la sagra - ma che alla festa del paese, organizzata tra l'altro dai militi della Croce, si inciti la gente ad ubriacarsi mi pare troppo. Porto mia figlia da un'altra parte».


Per la cronaca infine, al termine della prova dell'etilometro, la tavola da surf è stata vinta da un ragazzo di Savona il quale (qualcuno ci scherza su) si dice che, con tutta probabilità, sia sceso a valle direttamente sullo stesso. Infatti, alla fine della festa e lungo il percorso tortuoso che riconduce giù al mare, nemmeno l'ombra di qualche pattuglia stradale. Insomma, la serata pare sia filata liscia come l'olio, anzi pardon, come la birra.

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