Olimpiadi a Roma? Milano tratta il sì

Olimpiadi a Roma? Milano tratta il sì

Una trattativa che è appena cominciata e che vede su un piatto la partecipazione di Milano all'Olimpiade del 2024 e sull'altro la costruzione della Città dello sport sui siti Expo di Rho-Pero dopo il 2015. E che comprenderebbe il nuovo stadio di Inter e/o Milan di cui si occuperebbero i privati, ma anche il palazzetto dello sport, una piscina olimpica che a Milano manca tragicamente e il velodromo. Ed è chiaro che qui devono entrare in gioco le istituzioni locali e soprattutto il Coni.
Questo il menù dell'incontro convocato ieri a Roma dal presidente del Coni Giovanni Malagò con i governatori di Lombardia e Lazio Roberto Maroni e Nicola Zingaretti e i sindaci di Milano e Roma Giuliano Pisapia e Ignazio Marino. Per ora, però, a prevalere è ancora la partita a scacchi della diplomazia. Perché a chi al termine ha chiesto a Maroni se le candidature di Roma e Milano siano alla pari, lui ha risposto sicuro. «Assolutamente sì - le sue parole - Hanno caratteristiche diverse, ma entrambe hanno atout da giocare. Vogliamo evitare il conflitto e su questo siamo tutti concordi». Come a dire che le possibilità sono ancora tutte sul tavolo. «Gli approfondimenti continueranno - spiega -, tanto non c'è fretta: non si deve decidere domani o dopodomani. La cosa importante è che per la prima volta due città si mettono al tavolo con il Coni e lavorano per costruire una candidatura unitaria e rafforzare le strutture sportive a vantaggio dei cittadini». Con Maroni che non l'ha detto e non lo può dire così chiaramente, ma la sua preferenza è probabilmente per lasciare a Milano un parco olimpico degno di una città europea.
Soddisfatto anche Malagò. «È andata molto bene - le sue parole all'uscita - Siamo tutti d'accordo che non ci sarà campanilismo, non ci saranno come fu per Roma e Venezia due dossier, gruppi di lavoro e soldi spesi inutilmente. Si dovrà arrivare a un'unica candidatura. Certa e condivisa. Sono molto contento del clima, siamo in un momento di larghe intese e ora più che mai dobbiamo dimostrare che ci sia una piena volontà da parte dei rappresentanti delle istituzioni». Ancora una volta tiepido sulla possibilità di portare i Giochi in città è Pisapia che non a caso si lasca sfuggire frasi più ottimistiche sulla possibile compensazione per l'eventuale rinuncia di Milano. E dopo aver confermato l'intenzione di collaborare con Roma per cercare una candidatura unitaria, ha raccontato che durante l'incontro con Malagò si è parlato anche «di iniziare a operare per rafforzare le strutture e la pratica sportiva nelle varie città d'Italia, in particolare a Milano e Roma». Aggiungendo che «c'è un impegno del Coni in tal senso». Con Roma, assicura, «abbiamo bisogno di rafforzarci a vicenda e di ricostruire là dove ci sono situazioni degradate e impianti che sono profondamente utili ma spesso non utilizzabili al massimo».


Prossimo appuntamento con Malagò a Milano il 4 dicembre, quando il presidente del Coni incontrerà Maroni per firmare un protocollo con cui la Regione si impegna nella realizzazione di progetti per portare lo sport nelle scuole.

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