Bergamo - L’azienda non paga i loro stipendi e per questo tre dipendenti si sono cosparsi di benzina e uno di loro è salito su una gru minacciando di buttarsi. Momenti drammatici e trattative serrate a Stezzano, in provincia di Bergamo, per il gesto di tre dipendenti di un’azienda edile al lavoro in un cantiere di via Santuario.
La protesta al cantiere Per incassare quattro mesi di stipendi arretrati hanno dovuto minacciare il suicidio di gruppo. Loro alla fine i soldi (in contanti) li hanno incassati, ma dieci loro colleghi hanno scoperto ora che gli assegni ricevuto nei giorni scorsi erano scoperti. Risolta solo in parte la contestazione inscenata in mattinata alle 8 nel cantiere di Stezzano dove è in corso la costruzione di 97 appartamenti in villa della "Ferretti Casa". Opera appaltata a un’impresa di Dalmine, che aveva subappaltato alla Sandrini di Brescia, la quale aveva sub-subappaltato la Cacafatos di Sirmione. Tre fratelli muratori egiziani, che da 4 mesi non ricevono stipendio, hanno deciso di protestare, due di loro cospargendosi di benzina, il terzo salendo sulla gru e minacciando di buttarsi sotto.
Quattro ore di trattative Dopo quattro ore di trattative i carabinieri hanno convinto i primi due a tornare sui propri passi e sono stati fatti cambiare d’abito per buttare i vestiti impregnati di benzina. Mentre per far scendere il terzo è dovuto arrivare il titolare dell’impresa con 5mila euro in contanti.
I fratelli sono stati quindi portati in caserma per accertamenti. Prosegue invece la protesta di dieci loro colleghi marocchini, che manifestano agitando gli assegni con cui sarebbero stati pagati nei giorni scorsi, e che sarebbero risultati scoperti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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