Roma

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Sono già iniziate le grandi manovre in vista del ballottaggio

Mancano dieci giorni al ballottaggio e le strategie di attacco di Pd e Pdl sono già nella fase piena. Si fanno conti e piani di azione, si pensano colpi elettorali dell’ultimo minuto magari con qualche effetto speciale. Ma soprattutto, in casa Pdl così come in quella del Pd, sono cominciate le trattative per decidere con chi allearsi. Alemanno lo ha annunciato fin da subito: l’idea è quella di riunire tutto il centrodestra. Finora, infatti, nella sua corsa per il Campidoglio, il candidato sindaco è stato appoggiato solo dal Popolo della Libertà, avendo come sfidanti anche Francesco Storace della Destra, Luciano Ciocchetti dell’Udc e Mario Baccini della Rosa Bianca.
Del resto i dati del primo turno parlano chiaro: Rutelli è fermo al 45%. Alemanno posizionato al 40%. Con il Pdl che risulta essere il primo partito nel comune di Roma con il 36,55% delle preferenze mentre il Pd resta confinato al 34,2%. Ecco che allora al ballottaggio peserà quindi la posizione degli elettori de La Destra-Fiamma Tricolore, che ha ottenuto il 3,3% con 55.384 voti. Peserà anche la scelta dell’Udc, giunto anch’esso al 3,3% con 52.364 voti. Il leader nazionale Pier Ferdinando Casini ha fatto sapere che il partito chiederà ai suoi elettori se appoggiare Rutelli o il centro-destra. E per fare questo sono state concordate per domani le consultazioni primarie con tutti gli iscritti. Ieri vi sarebbe stato anche un contatto tra un fidato di Berlusconi, Gianni Letta, ed il leader del partito di via Due Macelli.
Sulla partita di Roma si è espresso anche il leader del Pdl Silvio Berlusconi, che ieri dopo il vertice nel suo ufficio romano a palazzo Grazioli con Gianfranco Fini, Umberto Bossi e Raffaele Lombardo, in una conferenza stampa ha dichiarato: «Per noi è importante avere la guida della capitale, perché non crediamo che la parte politica che ha causato il male possa essere protagonista della guarigione e sappiamo che cambierebbe il sindaco ma la squadra sarebbe la stessa». Il Cavaliere, così, lancia un appello al «voto utile» al ballottaggio agli elettori di Udc e Destra, dicendosi certo che «non potranno consentire il prevalere della sinistra» nel ballottaggio sia per il Comune che per la Provincia.
Dunque, si diceva, ci sono dieci giorni di tempo per stringere alleanze e cercare, da una parte e dall’altra la combinazione vincente per il secondo turno. «Oggi (ieri, ndr) contatterò Storace, Ciocchetti e Baccini per fare il punto della situazione - ha detto Alemanno». L’esponente del Pdl ha affermato, inoltre, che ci sarà «attenzione anche nei confronti della lista degli Amici di Grillo che con il 3% ha intercettato una fetta importante di elettorato: in queste settimane, comunque, parleremo con tutti in modo da creare un blocco unito per il cambiamento». Alemanno ha infine lanciato un appello al centrosinistra affinché questa coda di campagna elettorale sia «serena e corretta senza demonizzazioni: il centrosinistra smetta di descriverci come subumani e la smetta di inventarsi balle».
In serata, un primo risultato importante per il Pdl: dopo una riunione di partito, Storace fa sapere che La Destra è pronta ad apparentarsi con Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi.

«Al termine di un vertice con Teodoro Buontempo, Luca Romagnoli, il portavoce del Lazio de La Destra, Livio Proietti, abbiamo deciso che chiederò la delega al Comitato politico nazionale di autorizzare la proposta di apparentamento formale per il Comune e la Provincia di Roma in alternativa alla sinistra».

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