Cronache

Ora Genova respira puro

Migliora la qualità dell'aria a Genova, tanto che il capoluogo ligure è l'unica città italiana a rispettare costantemente su tutto il territorio l'obiettivo della qualità dell'aria per quanto riguarda il benzopirene, il potente cancerogeno che si forma in tutti i processi di combustione, dal fumo della sigaretta a quello dei motori delle automobili. A confermare una tendenza ormai costante negli ultimi 10 anni è l'Ist, l'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro che, insieme alla Fondazione Maugeri di Pavia, ha curato la pubblicazione degli atti del convegno «Benzene, Idrocarburi Policiclici aromatici e Polveri Sottili» svolto a Genova nel novembre del 2003 e presentato ieri pomeriggio nella sala del Consiglio della Provincia di Genova: 300 pagine in cui sono riportati 35 studi di Istituti di Ricerca e Agenzie Regionali per la Protezione e l'Ambiente delle principali città italiane, tra cui il capoluogo ligure che è oggetto di 10 studi. «Con la chiusura della cokeria l'aria di Cornigliano è nettamente migliorata passando da 7 nanogrammi di benzopirene per metro cubo a 0,2 - conferma Federico Valerio, responsabile della sezione Chimica Ambientale dell'Ist - mentre per il resto della città siamo intorno allo 0,5, anche qui con un netto miglioramento rispetto ai 2 di qualche anno fa. Quello che ci aspettiamo, come d'altronde abbiamo già verificato a Cornigliano, che migliorando la qualità dell'aria migliora anche la salute della popolazione». Un miglioramento, quello per la città di Genova, considerevolmente superiore rispetto a quello delle altre città italiane e dovuto principalmente a una serie di fattori come le condizioni climatiche favorevoli e il basso utilizzo degli impianti di riscaldamento, un traffico veicolare rimasto stabile nel tempo e il rinnovo del parco veicoli con l'introduzione della marmitte catalitiche.

Il capoluogo ligure ha anche un altro primato, quello di città più monitorata d'Italia, con una rete di centraline tra le più estese d'Europa, e che vede impegnati oltre all'Ist, la Provincia e l'agenzia regionale Arpal.

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