da Los Angeles
Riusciranno gli extra-terrestri cattivi di Steven Spielberg a salvare Hollywood? Il grande interrogativo de La guerra dei mondi, il film che da domani invaderà le sale americane non è tanto se Tom Cruise riuscirà a salvare il nostro pianeta dagli alieni ideati da H. G. Wells ma piuttosto se la pellicola di Spielberg riuscirà a salvare Hollywood da una crisi dincassi senza precedenti.
Da 18 settimane consecutive, cioè dal febbraio scorso, gli incassi dei cinema Usa infatti registrano una flessione continua e implacabile rispetto allanno scorso. È un primato: era dal 1985 che non veniva registrata dal box office di Hollywood una crisi così prolungata. Nemmeno blockbuster come Star Wars: La vendetta dei Sith e Batman Begins sono riusciti a esorcizzare la paura.
Il timore è che la fuga degli spettatori dai cinema sia qualcosa di più di un fenomeno passeggero causato dalla qualità non eccezionale dei film usciti nella sale dall'inizio dellanno. Un sondaggio ha rivelato che il 73% degli americani preferisce vedere i film a casa piuttosto che al cinema. La diffusione delle Tv ad ampio schermo, il successo dei sistemi audio home theatre, l'intervallo sempre più breve (circa 12 settimane) tra la comparsa dei film nei cinema e la vendita dei Dvd spingono sempre più americani a vedere le pellicole nel comodo delle loro abitazioni.
Ormai il destino dei film si decide quasi sempre nel primo fine settimana: se la pellicola delude le attese, le compagnie produttrici preferiscono impiegare le risorse del marketing poche settimane dopo per luscita dei Dvd.
Un approccio confermato dalla realtà delle cifre.
Come se non bastasse, La guerra dei mondi dovrà dimostrarsi allaltezza degli incassi fenomenali, un anno fa, di Spiderman 2, che rastrellò quasi 116 milioni di dollari al suo esordio in sala.
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