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Ora voglio lo scudetto, ma quello del 2006

Dai Gianlu, facciamo ’sto sforzo: andiamoci a vedere st'inutile partita. Perché - anche se optassi per un cinema o una fritto misto con gli amici - non resisterei dal sapere cosa stanno facendo i miei ragazzi contro gli «onestoni». Tanto vale andare a soffrire a fianco a te al Comunale, sapendo che una parolina di conforto me la riserverai sempre (come all'andata: «Tiè, Muntari uno a zero!»).
E ti dirò, ci vengo pure volentieri dopo aver ascoltato l'oracolo di Setùbal, che adesso vuol venire a vincere in casa nostra, e quel simpaticone del tuo capitano, che ha ritirato fuori la storia degli scudetti vinti dall'Inter dopo Calciopoli. Che non sono 2 e mezzo, come sostenuto da Mancini, ma 3 a tutto tondo. A tanti juventini - e l'ho constatato girando ieri per Torino - è salito il sangue agli occhi. C'era bisogno di tornare a versare un'altra tanica di benzina? Meno male che poi, secondo i dotti massmediologi, sarebbero le nostre trasmissioni a caricare gli animi e generare violenza. Noi che ci sforziamo invece di sdrammatizzare. Poi t'arriva Saverio e combina il patatrac. Vabbè, faccio finta di non averlo sentito, però da stasera torno a sognare lo scudetto. No, non quello di quest'anno, che vi state meritando. Io rivoglio quello del 05/06, con tanto di sontuosa cerimonia della scucitura dalla vostra maglia.

Se capita, caro Gianlu, preparati: vengo io a strombazzarti sotto casa tutta la notte.

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