Ospedali aperti in agosto ma con 2.000 letti in meno

Per le vacanze «chiuderà» solo un posto su cinque, assicurate tutte le emergenze

Marisa de Moliner

Ospedali aperti per ferie. La sanità milanese non va in vacanza, o meglio solo in parte. A luglio e nel prossimo mese è stato praticato «un intervento chirurgico» abbastanza indolore. I posti letto sono stati ridotti del 4 per cento in questo mese e del 36 per cento ad agosto. Tra i reparti che risentiranno meno della parziale chiusura estiva ci sono naturalmente i più delicati: le rianimazioni, le neurochirurgie e le cardiochirurgie. Il bisturi è stato, invece, maggiormente affondato nelle corsie di medicina generale e nelle ortopedie. Perché c'è meno gente disposta a rinunciare alle ferie e a ricoverarsi con il caldo per farsi operare. In tutto chiuderà un letto su cinque.
«Una riduzione di circa il 20 per cento» spiega Savina Bordoni direttore dell'Asl Città di Milano da cui ieri è stata emanata la programmazione estiva degli ospedali. Dodici, e precisamente il San Carlo, il San Paolo, il Niguarda, il Fatebenefratelli, gli Istituti Clinici di Perfezionamento, il Sacco, il Gaetano Pini, il Policlinico , il San Giuseppe, la clinica Santa Rita, il San Raffaele e il Galeazzi. Quella resa nota è l'attività delle maggiori specialità, tra queste mancano però le chirurgie che subiscono un po' la stessa sorte in tutti i nosocomi: i reparti vengono accorpati. I posti letto nelle 15 specialità monitorate che ammontano a 3.251 nel resto dell'anno, a luglio sono scesi a 3.133, per poi calare ad agosto a 2.081. Mantenendo così un'attività che si attesta rispettivamente sul 96 e il 64 per cento. Tra le unità che non funzioneranno a tempo pieno - a eccezione del San Carlo che mantiene disponibili dieci letti anche in questi due mesi come nel resto dell'anno -, ma che subiranno tagli meno incisivi, ci sono le rianimazioni generali. Al San Paolo dagli 8 posti abituali si passa ai 6 di luglio e agosto, al Niguarda su 14 ne restano 10 a luglio e 8 ad agosto. Più che dimezzati, invece, i posti letto del Fatebenefratelli che dai 14 del resto dell'anno sono stati ridotti a 6. E molto simile è il calo registrato al Sacco e al Policlinico: se all'ospedale di via Grassi dagli 8 abituali a luglio e ad agosto sono scesi a 5, in via Francesco Sforza se ne conta uno meno. Di minore entità la riduzione che coinvolge la clinica Santa Rita, qui i posti di terapia intensiva sono già pochi durante l'anno: dai 4 abituali, mantenuti anche a luglio, si scenderà ai 3 d'agosto. Uno solo il posto inattivato in rianimazione generale ad agosto al San Raffaele: 7 contro gli 8 abituali. La terapia intensiva del Galeazzi questo mese è stata dimezzata, passando dagli 8 del resto dell'anno ai 4, che il prossimo mese scenderanno a tre. Qui saranno disponibili in agosto 25 posti letto contro i 140 di luglio.

I tagli non interferiranno con l'assistenza ai milanesi vittime del caldo. «In caso d'eventi straordinari - rende noto l'Asl -, come le ondate di calore, tutti gli ospedali sono tenuti a rendere disponibili ulteriori posti letto per far fronte all'eventuale emergenza».

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