Non ce lha fatta il 21enne marocchino accoltellato giovedì scorso in via Clitumno, una traversa di via Padova. Il giovane, ferito gravemente allinguine durante una lite per motivi legati allo spaccio di stupefacenti, era ricoverato alla clinica Città studi di via Jommelli. Laggressore del giovane - un connazionale trentenne con precedenti per traffico di droga - è stato fermato il giorno dopo il ferimento. La vittima - clandestino, senza fissa dimora, anche lui con precedenti per spaccio - giovedì stesso era stato sottoposto a un intervento chirurgico di un paio dore alla ex clinica Santa Rita, per cercare di ripare ai danni causati dai fendenti allinguine sinistro. Subito dopo il ricovero lextracomunitario era stato dichiarato fuori pericolo. Purtroppo, come ha spiegato la direzione sanitaria della clinica nei giorni scorsi, allintervento avevano fatto seguito «importanti complicanze» che avevano reso necessario un ricovero in terapia intensiva, dove ieri luomo è morto.
Il giovane deceduto era stato trovato in strada verso le 21.30 di giovedì 25 febbraio davanti al 19 di via Clitumno. I poliziotti avevano poi rinvenuto una maglietta insanguinata nel cortile di uno stabile che si trova al numero 11 della stessa via e, grazie alla testimonianza di un amico, erano riusciti a individuare e ammanettato laggressore, ora accusato di omicidio. Laltroieri, larrestato aveva confessato davanti al gip Simone Luerti. Già durante ludienza di convalida del fermo il marocchino aveva però mostrato al giudice la ferita al gluteo infertagli dal rivale. «È stato lui ha colpirmi per primo», ha dichiarato, raccontando anche di avergli preso il coltello, mentre laltro era inciampato e lo aveva lasciato cadere. Laccusato, che dunque ha ammesso di aver colpito il connazionale mentre era disarmato, ha sferrato il fendente mirando alla gamba, ma poi aveva raggiunto allinguine.
Intanto, dopo i blitz di lunedì in via Clitumno e in via Arquà che hanno portato allaccompagnamento allufficio immigrazione di sei passanti stranieri (quattro egiziani, un marocchino e un algerino) risultati non in regola con le norme sullimmigrazione e già colpiti da ordini di carcerazione per reati contro il patrimonio e spaccio di droga - sono continuati i controlli straordinari tra i passanti e i negozi di via Padova e le zone limitrofe. La segnalazione più importante riguarda un appartamento-dormitorio di via Popoli Uniti il cui proprietario, un italiano, ieri è stato denunciato per omessa custodia dell immobile.
«Un provvedimento che andrebbe applicato anche in altri stabili del degrado dislocati in città, come in via Gulli, Clitumno, Bligny, Crespi, Cavezzali, Goldoni, Espinasse» ha dichiarato il vice sindaco Riccardo De Corato.
Sempre durante i controlli i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione) e del battaglione Lombardia, uniti agli ispettori del lavoro, hanno sospeso lattività di un centro massaggi e benessere cinese, sanzionato di 10mila300 euro per lo sfruttamento di manodopera clandestina: i titolari hanno dieci giorni di tempo per regolarizzarsi e pagare almeno il 10 per cento della multa. Nel corso di questi controlli sono stati anche sequestrati 45 chili di carne in cattivo stato in una macelleria islamica di via Atene. Il titolare, un egiziano regolare, è stato sanzionato di 3mila euro per carenze igienico-sanitarie riscontrate allinterno del suo negozio.
I militari hanno anche indagato due cinesi titolari di un centro per il confezionamento di vestiti, in cui si sfruttava la manodopera di due connazionali clandestini.
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